VENEZIA - Se non si tratta di un ritrovamento raro, quantomeno anomalo lo è. Perché trovarsi a tu per tu con un serpente in una città come Venezia, affollata dai turisti, con pochi prati e tanti rumori, non è decisamente una questione all’ordine del giorno.
L’occhio lungo degli esperti del museo di Storia Naturale di Venezia ha però smentito la prima ipotesi, individuandola in una Natrix tessellata, la più diffusa specie di “biscia d’acqua”, anche questa innocua: «Si trova anche in spiaggia, è una specie nostra, comune, che vive nelle acque salmastre. È molto comune nelle isole, ma non c’è nulla di preoccupante perché è una delle specie che si sono adattate. Solitamente, i serpenti d’acqua prediligono le acque dolci e si cibano di piccoli pesci», ha spiegato Nicola Novarini, erpetologo del museo. L’esperto ha poi aggiunto che sebbene questa sia di colore striato, solitamente le livree sono marroni o grigio.