Gioielli rubati, taglia da 40mila euro: «È l’unico modo per poterli riavere»

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Diego Berti
Francesco Rigamonti

FARRA DI SOLIGO - Quarantamila euro. È la cifra che Francesco Rigamonti promette a chi riuscirà a farlo tornare in possesso dei beni che gli sono stati rubati da casa la notte di San Silvestro. Una vera e propria taglia sui ladri. E anche se gli inquirenti, con in testa il procuratore Marco Martani, giudicano inefficace e pericolose questo tipo di iniziative, Rigamonti tira dritto. La raffica di furti avvenuti nelle ultime settimane a Farra di Soligo e in tutto il Quartier del Piave sta allarmando tutti i cittadini. E ieri sono iniziate le prime segnalazioni sui social da parte di alcuni residenti che hanno denunciato la presenza di auto sospette, tra queste unAudi nera con targa straniera con a bordo alcune persone che si fermavano a fotografare le contrade e le abitazioni del paese, soprattutto in zona Villanova, nella periferia sud di Farra di Soligo. Anche questo è uno dei tanti sistemi con cui gli abitanti cercano di difendersi dai ladri. Ma quello scelto da Francesco Rigamonti fa discutere. L’uomo a capodanno era in vacanza nella Val Badia quando una banda di ladri è entrata nella sua abitazione di via San Gallo mettendo a soqquadro tutte le stanze e scassinando la cassaforte che all’interno, oltre a diversi contanti, conteneva tutti gli ori e i gioielli di famiglia. Cari e insostituibili ricordi ricevuti in occasione del matrimonio, della nascita delle figlie, dei battesimi, delle prime comunioni e delle cresime e di tante altre ricorrenze. Oggetti che avevano certo un valore materiale ma soprattutto un grande valore affettivo. Motivo per cui Rigamonti ha deciso di mettere sul piatto la taglia da 40mila euro.

 Per quale motivo ha deciso di stanziare questa grossa somma di denaro pur di ritornare in possesso dei suoi beni rubati?

«Innanzitutto visto che raramente la merce rubata, considerato il loro modus operandi da veri professionisti del crimine, viene recuperata dalle forze dell’ordine, ho pensato di mettere una ricompensa per chi sarà in grado di farmi riavere i miei preziosi, direttamente o anche con una semplice segnalazione alle forze dell’ordine. Siccome sono cari ricordi di famiglia metteremo mano ai nostri risparmi per chiunque ed in qualsiasi maniera ce li dovesse restituire».

E perché lei e sua moglie avete deciso di mettere sul piatto un importo così alto?

«Siamo convinti che questi preziosi possano fruttare a chi li ha rubati poche migliaia di euro, in quanto il valore dell’oro fuso vale molto meno. E siccome sono ricordi di famiglia mettiamo mano ai nostri risparmi. Questa è la nostra offerta, la mettiamo sul mercato con la speranza che se qualcuno sa qualcosa ci possa condurre al ritrovamento dei nostri gioielli».

Voi avete scelto di abitare a Farra di Soligo non da molti anni, una delle zone più belle e forse più sicure della pedemontana trevigiana. Cosa pensate delle razzie che si stanno verificando in questo ultimo periodo?

«Siamo molto stupiti e rammaricati per quello che ci è accaduto. Oltretutto abbiamo scoperto, parlando con alcuni amici e commercianti della zona, che in queste ultime settimane c’è stata una vera escalation degli atti criminali nel Quartier del Piave. Se ci fosse stato un preavviso più accurato alla popolazione da parte delle istituzioni di questo aumento di atti criminosi nella zona, forse poteva fungere da disincentivo per questi criminali e la gente avrebbe messo in atto più strategie per proteggere le loro abitazioni. Pure io, se fossi stato informato di questa escalation di furti, avrei messo più al sicuro i miei gioielli, magari in una cassetta di sicurezza in banca, invece sembrava fosse tutto tranquillo».

Cosa pensa sul controllo di vicinato?

«Se fatto bene potrebbe essere una soluzione utile e in qualche maniera istituzionalizzata».

Ultimo aggiornamento: 07:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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