Assalto alla villa della contessa, ladri inseguiti con i bastoni nel vigneto. Svuotata la cassaforte

Colpo da 50 mila euro nella residenza dei conti Bevacqua di Panigai. Il marito è rientrato col figlio e ha visto i malviventi, a volto travisato, scappare e poi dileguarsi nel buio. Ingente il bottino, tra cui l'antica spilla d'oro della bisnonna e gioielli con lo stemma di famiglia

Sabato 10 Dicembre 2022 di Diego Berti
Villa dei conti Bevacqua, la cassaforte svuotata dai malviventi
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FARRA DI SOLIGO - Hanno sventrato la cassaforte, probabilmente utilizzando un flessibile, e fatto razzia dei gioielli di famiglia: antiche spille e anelli, collane con diamanti, oggetti d'oro. Un bottino ingente, del valore, secondo una prima stima, di 50mila euro. Ad essere presa di mira la villa padronale dei conti Bevacqua di Panigai, con i proprietari che hanno inseguito anche i ladri che però sono riusciti a far perdere le proprie trace. È allarme furti a Farra, con i malviventi che hanno preso di mira anche una abitazione a Col San Martino, rubando i soldi del salvadanaio dei figli dei proprietari.

L'incursione nella storica villa patronale dei conti Bevacqua di Panigai, attualmente abitata dalla contessa Francesca con il marito Roberto e i due figli, è avvenuta mercoledì nel tardo pomeriggio. Solo un mese fa la famiglia era stata colpita da un grave lutto, con la scomparsa a 84 anni del Conte Rambaldo, papà di Francesca. Tutto è accaduto verso le 17.30, quando il marito Roberto, con il figlio Alessandro, è arrivato in auto all'ingresso del parco: qui da alcuni anni la famiglia gestisce anche un prestigioso e frequentatissimo agriturismo. «Abbiamo aperto con il telecomando il grande cancello in ferro - racconta Roberto - e mentre ci apprestavamo a parcheggiare l'auto, abbiamo visto scendere di corsa dalle scale interne due persone mascherate». Padre e figlio, per nulla intimoriti, hanno cercato di reagire. «Abbiamo preso un bastone e siamo corsi verso il retro dell'abitazione, proprio nel momento in cui, i due ladri - giovani di media statura, snelli vestiti con abiti scuri e viso coperto da passamontagna - stavano uscendo dalla finestra posteriore dell'edificio». A questo punto è scattato un inseguimento lungo i filari del grande vigneto che confina con via Monchera, la strada a sud del podere che porta verso la frazione di San Tiziano ma i malviventi, favoriti dall'oscurità, sono riusciti a dileguarsi. I proprietari a questo punto hanno allertato subito il 112. Sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri di Valdobbiadene, i quali per diverso tempo hanno perlustrato la zona, ma senza alcun riscontro.

Quindi sono state controllate tutte le stanze della villa partendo dal piano terra.

La villa dei conti Bevacqua di Panigai. Nel titolo la cassaforte svuotata

BOTTINO INGENTE
L'amara sorpresa al secondo piano, dove c'è l'abitazione della famiglia: la cassaforte era stata scassinata e svuotata di tutto il contenuto, non soltanto del denaro contante (dollari e euro), ma erano spariti anche molti oggetti preziosi, tra cui un'antica spilla d'oro della bisnonna, quattro collane d'oro con diamanti, due antichi anelli d'oro con lo stemma di famiglia, oggetti che, oltre ad avere un grande valore materiale hanno per la famiglia un indescrivibile valore affettivo. C'è il sospetto che i malviventi fossero a conoscenza di dove si trovasse la cassaforte, in quanto al piano terra ed al primo piano non hanno toccato nulla. I proprietari il giorno dopo, si sono recati a fare denuncia nella caserma dei carabinieri di Col San Martino che hanno avviato le indagini e rilevato alcune impronte lasciate dai ladri durante la fuga.

L'ALTRO COLPO
Il secondo furto è avvenuto invece giovedì, giorno dell'Immacolata in via Canal Vecchio nella frazione di Col San Martino. Anche in questo caso i malviventi hanno divelto una griglia in ferro esterna e scardinato l'infisso che comunica con il bagno del reparto giorno. A fare l'amara scoperta è stato proprio il proprietario, rientrato alla sera con la moglie e i figli dopo una giornata festiva passata in montagna. I ladri avevano messo a soqquadro tutte le stanze senza però portare via nulla. Cinque anni fa dalla casa infatti erano stati rubati tutti gli oggetti preziosi che vi erano custoditi e da allora c'è sempre stata l'abitudine di non tenere più in casa nè denaro nè oggetti di valore. Questa volta i ladri si sono così dovuti accontentare dei qualche centinaia di euro custoditi nel salvadanaio dei figli, un orologio, un avvitatore, un profumo di marca.

Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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