Rovigo. Semaforo "interminabile" all'incrocio "da Ponta": sarà spento e farà posto a una nuova rotatoria

Martedì 8 Agosto 2023 di Elisa Barion
L'incrocio "da Ponta" a Rovigo

ROVIGO - Questione di giorni e il semaforo interminabile che regola il traffico all'incrocio tra viale della Pace e via Gramsci, il cosiddetto incrocio "da Ponta", verrà spento.

Sì, perché l'impianto verrà messo fuori uso per fare spazio ad una serie di jersey che disegneranno, in via sperimentale, il perimetro della futura rotatoria. Si tratta dell'infrastruttura che l'amministrazione ha ipotizzato di realizzare al posto, appunto, del semaforo. Questo per eliminare l'imbuto alla circolazione che spesso si crea nel punto di accesso collocato a nordest della città.

TAPPO DELLA CIRCOLAZIONE

Un vero e proprio tappo per il traffico che si muove lungo le due direttrici che qualcuno, come il consigliere comunale Antonio Rossini, ha ribattezzato «il semaforo dell'amicizia» perché, come ha spiegato durante l'ultimo consiglio comunale con una certa dose di ironia, ha tempi decisamente lunghi «e chi arriva lì può fermarsi, spegnere l'auto, fare quattro chiacchiere, fumarsi una sigaretta e poi, quando scatta il verde, ripartire in tutta tranquillità». Ironia a parte, che il semaforo abbia tempi lunghi è innegabile e di questo l'amministrazione ne è ben consapevole: chi, provenendo da via Gramsci, è diretto verso il centro città, può restare fermo in attesa del via libera fino a quattro minuti.

IL FINANZIAMENTO

E questo aspetto è stato evidenziato anche dal consigliere Pd Giovanni Salvaggio, firmatario, insieme ai capigruppo Elena Biasin della lista Gaffeo e Matteo Masin del Forum dei cittadini, di un emendamento all'ultima manovra di bilancio che ha permesso il finanziamento della nuova rotatoria con 600mila euro dell'avanzo libero di amministrazione. Il semaforo, dunque, ha i giorni contati. La rotatoria che prenderà il suo posto è il frutto di uno studio di fattibilità tecnico-economica che la giunta Gaffeo ha commissionato ad un consulente esterno a Palazzo Nodari, insieme ad altre tre rotonde per altrettanti incroci del territorio comunale, e lo scorso marzo è arrivata l'approvazione in giunta del documento.

Ora l'obiettivo dell'amministrazione è quello di realizzare l'opera entro il 2024 dopo aver espletato tutti i passaggi necessari, compresi quelli che riguardano il profilo prettamente amministrativo. Assodato che lo studio di fattibilità della rotatoria "da Ponta"al quale hanno contribuito in modo determinante la dirigente ai Lavori pubblici Marzia Rizzi e Linda Trondoli dell'ufficio Suolo del Comune hanno stabilito che sì, l'opera si può realizzare, come indicano le analisi che, tra i vari criteri, hanno considerato anche i flussi di traffico, ha fatto seguito il quadro economico: per lo snodo tra viale della Pace e via Gramsci la spesa si aggira, come detto, intorno ai 600mila euro. Soldi che inizialmente erano stati esclusi dalla manovra di bilancio ma che sono rientrati con l'emendamento della maggioranza approvato con 21 sì, 5 astenuti e 2 no che ha "pescato" i fondi riducendo della metà i fondi destinati alla viabilità di Granzette e facendo saltare l'ampliamento del cimitero di Concadirame. Bocciata anche la proposta del consigliere della Lega Lorenzo Rizzato che aveva proposto l'installazione sperimentale di un semaforo a chiamata nonché la rimodulazione dell'impianto esistente.

ATTESA INFINITA

Di sostituire l'impianto semaforico all'incrocio tra viale della Pace e via Gramsci, comunque, si parla da anni ma fino ad oggi l'ipotesi non è mai andata oltre la semplice proposta, tra l'altro complicata dalla particolare forma dell'intersezione che coinvolge le due arterie principali. Le ipotesi formulate prima d'oggi, infatti, prevedevano degli espropri che invece, nel progetto attuale, non ci sono. La forma della rotatoria proposta ricorda quella di un fagiolo: il raccordo, infatti, è determinato da tre circonferenze parzialmente deformate e sovrapposte con, al centro, una lunga e stretta aiuola spartitraffico. E aiuole spartitraffico sono previste anche nei punti di immissione di viale della Pace, via Gramsci e largo Luccotti Fabbron.

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