La guerra dei camion tra Casarsa e San Vito, nessuno li vuole. Alla Regione il compito di sbrogliare la matassa

I provvedimenti messi in campo, tra i quali il cambio della segnaletica, finora di fatto non hanno avuto alcun effetto

Domenica 7 Aprile 2024 di Marco Agrusti
La guerra dei camion tra Casarsa e San Vito, nessuno li vuole. Alla Regione il compito di sbrogliare la matassa

PORDENONE - Due paesi che si litigano i camion. O meglio, che litigano per non averli sul proprio territorio. E una soluzione sembra così lontana da dover chiamare in causa un ente superiore, in questo caso la Regione, affinché metta a terra uno studio del traffico per dire inequivocabilmente quello che si dovrà fare per liberare la Pontebbana dall’assalto dei mezzi pesanti. Un dossier che dovrà essere pieno di numeri, altrimenti la “guerra fredda” continuerà. I protagonisti sono i Comuni di Casarsa della Delizia e San Vito al Tagliamento.

E l’oggetto del contendere è una strada inaugurata dalla regione che “vive” in territorio sanvitese ma che la sponda casarsese vorrebbe diventasse di portata perfino regionale.


COSA SUCCEDE

Il discorso è semplice, la soluzione molto meno. Casarsa (ma in questo calderone ci finiscono dentro anche Valvasone Arzene e Zoppola) è letteralmente soffocata da migliaia di tir che occupano l’asfalto della Pontebbana, la strada più trafficata di tutta la regione che taglia in due il territorio comunale. 
Sempre Casarsa, per bocca dei suoi amministratori, vorrebbe una svolta decisa: un vero e proprio divieto di attraversamento dei mezzi pesanti sul suo territorio con l’istituzione conseguente di un obbligo di svolta verso la Circonvallazione Sud di San Vito al Tagliamento per gli autotrasportatori alla guida di mezzi con carico superiore alle 3,5 tonnellate. 
Oggi è tutto sulla carta, perché gli unici provvedimenti messi in campo di fatto non hanno mai funzionato. Il primo consisteva nel cambiamento della segnaletica: oggi chi supera il ponte sul Tagliamento arrivando da Udine e dirigendosi verso Pordenone vede un cartello che “consiglia” la svolta verso la zona industriale Ponte Rosso (e quindi verso la Circonvallazione Sud di San Vito) ai mezzi pesanti con carico superiore alle 3,5 tonnellate. Ma appunto si tratta solo di un consiglio, perché il cartello è di colore bianco e non dipinto di blu come quelli che indicano un vero e proprio obbligo. Il secondo passo fu quello di concordare con la Prefettura di Pordenone un divieto di transito temporaneo per i Tir (con la svolta in quel caso obbligata verso San Vito) in caso di chiusura concomitante dell’autostrada A4. Ma anche questa misura non è mai entrata in funzione, perché dovrebbe scattare un’ordinanza vera e propria. Quindi oggi di fatto nulla è cambiato: Casarsa continua ad essere soffocata dai mezzi pesanti, con le colonne che in alcuni giorni raggiungono anche più di un chilometro, e la circonvallazione Sud di San Vito rimane a conti fatti sottoutilizzata. 

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LE POSIZIONI

Il sindaco di Casarsa, Claudio Colussi, si batte e non da oggi per una soluzione radicale, in grado di deviare davvero i camion lungo una strada - la circonvallazione Sud sanvitese - nata per servire la zona industriale Ponte Rosso e quindi - secondo l’opinione di molti - già configurata per accogliere i mezzi pesanti. Dall’altra parte della Pontebbana albergano però le opinioni della fazione sanvitese della contesa. E il sindaco Alberto Bernava le sintetizza senza imprecisioni. «Voglio prima di tutto precisare una cosa - premette -: capisco benissimo il collega sindaco Claudio Colussi. Tutti sappiamo le difficoltà che interessano il tratto casarsese della statale Pontebbana e tutti vogliamo trovare una soluzione. Ma spostare il problema non significa affatto averlo risolto. Anzi, i camion sarebbero solamente trasferiti di sede. Un obbligo di svolta verso la circonvallazione sanvitese sarebbe figlio solamente di percezioni e non di dati certi». 
E qui si innesta la seconda parte del ragionamento, quella anticipata in precedenza: si chiama infatti in causa la Regione, affinché scenda in campo per prendere lei la palla tra i piedi. 
«È necessario - spiega sempre Alberto Bernava - che un ente superiore commissioni uno studio sui volumi di traffico. Uno studio che contenga numeri, non supposizioni. E dopo questo studio emergerà probabilmente la necessità di una bretella in grado di bypassare davvero la Pontebbana e di togliere il traffico dalla statale nel tratto casarsese. La circonvallazioneSud non è la soluzione». 

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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