Guardrail di 50 anni fa, vecchi e fragili: l'allarme suona sui ponti del Friuli Venezia Giulia

Sabato 7 Ottobre 2023 di Marco Agrusti
Il vecchio guard rail sul Meduna a Pordenone

 «In Friuli Venezia Giulia la situazione è migliore rispetto a quella che spesso vediamo in Veneto». Le parole, rassicuranti per quanto riguarda il quadro generale, sono quelle dell’assessore alle Infrastrutture Cristina Amirante. E l’argomento è quello purtroppo caldo e tragico legato alla sicurezza delle barriere stradali dopo la tragedia che a Mestre è costata la vita a 21 persone.

Nella nostra regione va tutto bene, quindi? Nonostante un quadro generale non da bollino rosso, purtroppo non è così. Perché lungo alcune delle strade più importanti e trafficate di tutta la regione suonano allarmi che non possono non essere ascoltati. Primo perché si tratta di alcune tra le infrastrutture più datate del territorio; secondo perché le manutenzioni saranno sostituite solo dalle nuove opere. E bisognerà aspettare molto tempo. 


IL QUADRO


Due degli attraversamenti più importanti di tutto il Friuli Venezia Giulia non hanno a disposizione guard rail all’altezza del tipo di traffico che vi transita ogni minuto e ogni giorno. Un terzo viadotto è in una situazione leggermente migliore ma peggiore se paragonata a quella dei ponti che hanno ricevuto le cure più moderne. Due di questi attraversamenti superano il fiume Tagliamento, il terzo invece ricade interamente in provincia di Pordenone. E si parte proprio da quest’ultima sistemazione. Il ponte che supera il Meduna sulla Pontebbana è chiamato a sopportare il traffico - leggero e pesante - più intenso di tutto il territorio. Eppure il suo parapetto risponde a norme di mezzo secolo fa. Si basa solamente su alcuni piloncini di cemento e su un’inferriata datata come il ponte stesso. «Il ponte attuale è vecchio - ammette Amirante - ed è attenzionato». Ma per le nuove barriere bisognerà aspettare l’altro viadotto, quello su cui sta lavorando la Regione. Fino ad allora bisognerà incrociare le dita, perché il guard rail attuale sarebbe in grado a fatica di sopportare l’urto con mezzi pesanti e moderni, come autobus e tir. Situazione simile per quanto riguarda il ponte di Dignano, un altro attraversamento chiave per tutto il Friuli Venezia Giulia. Barriere vecchie, che rispettavano le norme di allora ma che non combaciano con le esigenze attuali. C’è qualcosa in più - un guard rail singolo - sul ponte che attraversa il Tagliamento a Braulins. Ma è ancora poca cosa. Si tratta nei primi due casi (Meduna e Dignano) di barriere di tipo “N”, costruite per aree di traffico lento o moderato. Ma il traffico in quelle zone non é né lento, né moderato. 


L’ANALISI


«Il recente piano sui ponti - ha concluso l’assessore regionale Cristina Amirante - prevede un importante pacchetto di lavori, con un’attenzione speciale per il territorio montano, dove sono diverse le situazioni a rischio e dove si interverrà nei prossimi mesi». Per quanto riguarda le strade più trafficate, invece, bisognerà aspettare le nuove infrastrutture. 

Ultimo aggiornamento: 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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