PORDENONE - Dopo settimane di silenzio il "quartier generale" di via Villanova di Sotto si ripopola dell'affetto per i ramarri. Un centinaio di fan accorsi ieri al De Marchi, alla notizia del ritrovo del gruppo che punta a prendere parte al campionato di serie D. È una nuova alba, "complice" l'ultimo sì di un ex tesserato all'intesa sul recupero dei crediti pregressi, con conseguente richiesta d'iscrizione alla Quarta serie nazionale.In un momento di grande difficoltà economica, che ha portato la società a rinunciare alla Lega Pro dopo l'istanza di fallimento chiesta dalla Procura della Repubblica, nessuno dei fan naoniani ha dimenticato le gioie vissute sotto la gestione Lovisa, quando la squadra è arrivata a sfiorare la massima serie, fermata dal Frosinone nelle semifinali playoff del 2020 per la promozione in serie A.
FEDE
I tifosi accorsi al De Marchi erano vestiti con t-shirt e casacche neroverdi.
ONOREVOLE
Al De Marchi non poteva mancare un tifoso "formato gradinata e da trasferta", come il deputato Emanuele Loperfido. «È un appuntamento importante per questa società e non potevo mancare - le sue parole -. Siamo fiduciosi, la società in queste settimane ha fatto sforzi notevoli e tanti sacrifici. Come amministratori siamo consapevoli di quanto è stato fatto dalla proprietà e come primo giorno, inteso come ripartenza, era necessario essere presenti e vicini al Pordenone». L'incrollabile fede è lampante anche nelle dichiarazioni di Dario Rosolen, artista e appassionato dei ramarri da oltre 40 anni. «Penso sia un primo passo verso la luce, dopo le settimane buie che tanto ci hanno rattristato. Certo - ha ammesso - tutto è legato alla sentenza del 21 agosto, ma comincio a pensare di poter tornare a vedere una partita dignitosa di calcio in questa città e con questa società, che ho sempre sostenuto, nonostante tutto. Non mi aspetto un campionato di vertice, perché siamo ad agosto inoltrato e senza un organico competitivo, ma confido di tornare a respirare l'odore dell'erba come ai vecchi tempi, magari al Bottecchia, nel mio posto storico». Chi in queste settimane non ha mai perso le speranze è Lorenzo "Ciro" Ciavarella: «Noi tifosi dobbiamo rimanere compatti, vicino alla società per tutto quello che ci ha regalato, sportivamente ed emotivamente parlando». L'incertezza non fa paura: «Io ci sono sempre stato, per questi colori, e continuerò a esserci, se il Tribunale ce lo consentirà. Intanto godiamoci questa giornata, è bello rivedere i ragazzi e i tifosi in tribuna a sventolare i colori del cuore».