Qualcosa, almeno, si è mosso.
CAMBIO DI PASSO
Cosa significa, concretamente, l'accordo con gli ex dipendenti? Che potranno partire i pagamenti destinati ai tesserati del club e alle figure quali ad esempio dirigenti e addetti alla comunicazione. Ma attenzione, i soldi non usciranno dalle casse della società. In poche parole, lo sforzo dovrà essere profuso dai soci. Il piano non prevede un'unica rata. Si tratta delle mensilità relative al periodo che si è chiuso alla fine di marzo (pagamento in questo caso integrale) e poi delle spettanze che fanno riferimento al tempo trascorso fino al termine naturale della stagione sportiva, quindi il 30 giugno. Sono previste quattro rate, fino ad arrivare all'85 per cento di quanto dovuto. Il primo 30 per cento può arrivare in tempi brevi, mentre le altre tre tranche sono previste il 30 settembre, il 30 dicembre e il 31 marzo del prossimo anno.
IL NODO ECONOMICO
Che sia a un passo l'accordo con i calciatori, però, non vuol dire che il Pordenone Calcio è pronto a ricominciare a calcare i campi verdi già da domani mattina, tanto meno in Serie D, dove solamente per l'iscrizione servono circa 300mila euro. Al momento l'asticella è bella alta: al "nuovo" Pordenone servono nuove entrate fresche. La cifra necessaria è alta. Negli ultimi giorni anche su questo versante ci sono stati dei movimenti positivi: alcune sponsorizzazioni sono entrate, ma non abbastanza, visti i debiti pregressi. La soglia "buona" è ancora lontana e soprattutto a giocare contro il Pordenone e le sue chance di salvezza è il tempo. Il 21 agosto, infatti, scadono i termini per il concordato. E incombono le ferie. Per tutti.