Pordenone calcio, il futuro si decide in sei giorni: questa settimana la richiesta per accedere a una delle categorie dei dilettanti

Resta il sogno serie D, ma è un obiettivo complicato

Lunedì 10 Luglio 2023 di Giuseppe Palomba
Pordenone calcio, il futuro si decide in sei giorni

Non è una bella situazione quella in cui versa il Pordenone, che dopo aver disputato un ottimo campionato di serie C e dopo aver vissuto un decennio di successi sportivi che hanno portato il club al punto più alto della sua centenaria storia, dovrà giocare la partita più importante fuori dal rettangolo verde. Saranno molte le questioni burocratico-legali da affrontare, ma una cosa è certa: il Pordenone vuole continuare la sua storia sportiva. Anche accettando la ripartenza dall'Eccellenza.

IL CALENDARIO

Questa settimana la società è chiamata a presentare la richiesta al giudice corredata dalla documentazione del piano di rientro elaborato dagli avvocati Malattia e Casucci.

Sono ore di lavoro senza sosta, quindi per il presidente Mauro Lovisa. Il suo impegno in questi giorni è massimo, soprattutto dal punto di vista economico. Cosa che non appare tanto semplice ma il presidente le sta provando tutte per scongiurare il fallimento del club di cui è al comando da 16 anni. Non solo. Il suo obiettivo dichiarato, dopo la rinuncia alla serie C, è quello di una ripartenza dal campionato nazionale dilettanti, ovvero la serie D, cosa che naturalmente si auspicano tutti coloro che vogliono bene al Pordenone Calcio. Ma l'obiettivo non sarà affatto semplice.

SVINCOLATI NEROVERDI

Con l'istanza di fallimento in corso e la decisione del club di ripartire dai dilettanti, dallo scorso 30 giugno tutto lo staff tecnico e il gruppo squadra è svincolato. Il primo a sistemarsi è stato Matteo Lovisa che si è accordato sempre in qualità di responsabile dell'area tecnica alla Juve Stabia, ruolo rivestito anche a Pordenone. Nella città delle terme sarebbe in procinto lo sbarco anche di Leonardo Candellone rientrato al Napoli dopo il prestito. Rumors locali ipotizzano l'interessamento delle vespe anche a Petrovi, finita l'esperienza in prestito al Trento e a La Rosa terzino classe 2001 e figlio del nuovo socio del sodalizio neroverde. Gialloblu che seguono anche il centravanti lituano Dubickas, rimasto in prestito a Pordenone fino al termine della stagione attuale dopo che il Pisa ne aveva acquisito le prestazioni sportive durante il mercato invernale. Mister Mimmo Di Carlo ripartirà dalla Spal che dopo la retrocessione in C cerca la pronta risalita. Per lui pronto un biennale. Emanuele Torrasi è nel mirino del Palermo.

Marco Pinato piace in B al Cosenza e al Padova che segue anche Robert Gucher. Salvatore Burrai ha richieste in terra sarda e dall'Avellino, che segue anche Buscagin. Quest'ultimo piace anche all'ambizioso Catania rientrato tra i pro. Pirrello piace a Gubbio, Padova e Mantova. Simone Magnaghi è atteso alla Lucchese che vorrebbe anche Piscopo. Francesco Deli è cercato dal Pescara di Zeman mentre Festa farà ritorno a Mantova. Il Catania segue con interesse anche Kevin Biondi, Amedeo Benedetti e Bruscagin. Cristian Andreoni è vicino ad accordarsi con il Benevento mentre Sylla potrebbe finire al Foggia. Infine non mancano le richieste per i veterani Alessandro Bassoli e Roberto Zammarini. A loro si aggiungono anche le sicure partenze degli allenatori del settore giovanile. Mirko Stefani ripartirà come mister degli Under 17 dell'Udinese.

DIRIGENTI

All'Udinese potrebbe finire anche Denis Fiorin, responsabile settore giovanile neroverde che piace tanto anche all'ambizioso Cjarlins Muzane del presidente Zanutta e al Treviso neo promosso in serie D. Difficile quindi anche solo ipotizzare quale potrebbe essere l'organico della nuova compagine che ripartirà dai dilettanti. L'unica certezza è sul nuovo responsabile del settore giovanile che sarà Fabio Rossitto. A lui spetterà l'arduo compito di preparare nel miglior modo possibile la prossima stagione prestando la massima attenzione ad un settore che negli ultimi anni è stato il fiore all'occhiello della società.

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