Hot spot, a Palmanova la protesta si allarga. «È un affronto al patrimonio Unesco, intervenga il ministro»

Martedì 8 Agosto 2023
Hot spot, a Palmanova la protesta si allarga. «È un affronto al patrimonio Unesco, intervenga il ministro»

PALMANOVA - «Con un centro migranti a Jalmicco verrebbe in primis mortifica la comunità del piccolo paese ma anche umiliata Palmanova e tutto il patrimonio Unesco regionale oltre alla rete dei Borghi più belli d'Italia. Il centro migranti che si vorrebbe realizzare nella ex caserma Lago avrebbe anche la conseguenza diretta di frenare lo sviluppo turistico di Palmanova, riconosciuta patrimonio Unesco nel 2017».

Lo affermano il vice sindaco di Palmanova Luca Piani, con delega ai bastioni e lavori pubblici, e l'assessore alla Cultura e Turismo Silvia Savi, che protestano contro l'ipotesi che venga realizzato un nuovo hotspot per migranti nella ex caserma Lago di Jalmicco di Palmanova. Domenica scorsa alcune centinaia di persone hanno manifestato davanti all'ingresso della struttura.

Il centro migranti in un sito Unesco

«Nessuno si sognerebbe di fare un centro migranti vicino a San Gimignano o nei pressi di Alberobello. Jalmicco non solo si trova a Palmanova ma è a metà strada lungo la provinciale che unisce Cividale del Friuli a Aquileia, altri due siti Unesco regionali - proseguono Piani e Savi.- e lambisce i borghi più belli d'Italia di Clauiano e Strassoldo (di cui fa parte la stessa Palmanova) che verrebbero penalizzati da una immagine di disinteresse che le istituzioni statali e regionali riservano al proprio patrimonio culturale di punta, lo stesso Jalmicco è un Borgo millenario che lo Stato dovrebbe valorizzare e non umiliare». «Anche di questo il commissario di Governo per l'emergenza migranti dovrà rispondere a livello nazionale e nei confronti di due ministeri: quello alla Cultura che finanzia il piano straordinario di opere di conservazione e valorizzazione del bene Unesco, e quello del Turismo che ha assegnato a Palmanova con Bergamo e Peschiera del Garda un finanziamento di 1,6 milioni di euro per la promozione del sito Unesco», precisano Piani e Savi. Da qui un appello al ministro della Cultura Sangiuliano, ma anche al vicepresidente regionale con delega alla Cultura, Mario Anzil affinchè «si tuteli il patrimonio Unesco, il suo significato sul piano umano, le sue ricadute su economia, sicurezza e sviluppo per tutto il territorio; un centro migranti a Jalmicco non è accettabile», concludono.

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