Hot spot migranti, Martines tira fuori dall'armadio gli "scheletri" di Fedriga: «Nel 2016 contestava ad Alfano questa soluzione»

In campo anche il Movimento 5 Stelle: "Accoglienza diffusa, la strada deve essere quella"

Mercoledì 9 Agosto 2023 di Ldf
Hot spot migranti, Martines tira fuori dall'armadio gli "scheletri" di Fedriga: «Nel 2016 contestava ad Alfano questa soluzione»

PALMANOVA - In campo anche i 5Stelle che l'altro giorno hanno partecipato alla marcia organizzata a Jalmicco contro l'hot spot. «Ribadiamo la soluzione della accoglienza con la cosiddetta accoglienza diffusa in regione, sottolineando che il problema dei richiedenti asilo andrebbe gestito a livello europeo. Fino ad oggi la politica della Regione in materia si è evidenziata come fallimentare e decisamente problematica. Come le fototrappole di Roberti, mentre imbarazza il silenzio di Fedriga, ad oggi, su questo tema, mentre il suo vicino di regione e partito, Luca Zaia, è favorevole alla accoglienza diffusa in Veneto».
«L'attuale presidente della Regione ha cambiato completamente idea sull'utilità degli hotspot. Il 25 febbraio 2016, quando Massimiliano Fedriga era capogruppo alla Camera della Lega Nord, scriveva sul suo profilo Facebook: "Il ministro Alfano dice di fare gli hot spot in Italia, ovvero mega centri di migliaia di clandestini. Può darci l'indirizzo di casa sua per costruirne uno?" Fare opposizione è cosa ben diversa che governare giorno dopo giorno i problemi di una comunità regionale, ma un cambiamento così su un tema tanto importante va fatto notare e approfondito».
Lo scrive, in una nota, il consigliere del Partito democratico, Francesco Martines, anche ex sindaco di Palmanova. «Se allora era contro gli hotspot - continua - penso ci sia ancora qualche speranza che Fedriga cambi idea sul sistema di accoglienza che ha imposto appena arrivato alla guida della Regione nel 2018».
Il sistema dell'accoglienza diffusa, aggiunge il consigliere "costava appena 600mila euro l'anno, tanto bastava per finanziare i Comuni che avevano accettato di farsi carico di un numero di migranti in un giusto rapporto con gli abitanti (un migrante ogni 200/250 abitanti; a Jalmicco vorrebbe dire due migranti al massimo, non 500). Appena eletto Fedriga ha smantellato quel sistema - prosegue il consigliere del Pd - dicendo che avrebbe creato 5 centri in Fvg, cosa che non è stata fatta per tutto il precedente mandato e ora, a pochi mesi dalla sua rielezione, accetta di creare un un unico hot spot regionale in un piccolissimo paese di una città Unesco».
«Oggi il presidente ha una grande occasione - sottolinea Martines - tornare a quanto pensava nel 2016 e dire nuovamente con tanta umiltà che gli hots pot non servono, che sono inumani, e tornare ad immaginare con positività il sistema dell'accoglienza diffusa. Segua l'esempio che sta dando in Veneto il governatore Luca Zaia, il quale ha ammesso di voler tornare indietro e di voler nuovamente valorizzare il sistema dell'accoglienza diffusa, in accordo con Anci».
«Alla decisione di Zaia - conclude il rappresentante dem - si è aggiunta in maniera sorprendente in questi giorni la posizione di FdI a livello regionale sulla necessità di tornare al sistema dell'accoglienza diffusa.

Si abbia quindi il coraggio e la forza di ammettere che la gestione dei migranti con la concertazione in pochi siti con grandi quantità di persone è chiaramente fallita».

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