SACILE - «Non sto bene, mi gira la testa». Poche parole, per avvisare chi era con lui che qualcosa non andava. Poi la perdita di equilibrio, lo svenimento e la caduta nel bel mezzo del locale. E gli attimi di terrore.
Non si trattava infatti di un banale malore: il cuore del cliente abituale del bar Sileia, in viale Repubblica a Sacile, si stava fermando.
I SOCCORSI
L'uomo, conosciuto e assiduo frequentatore del bar Sileia, era appena entrato dalla porta principale del locale. Appena ha accusato il malore, una dipendente dell'esercizio pubblico si è accorta della gravità delle sue condizioni e ha immediatamente chiamato il numero unico di emergenza 112.
Fortunatamente il locale pubblico, che si affaccia sulla statale Pontebbana, si trova allo stesso tempo a breve distanza dal punto di soccorso di Sacile. Per questo l'ambulanza è riuscita ad arrivare sul posto dopo soli quattro minuti dalla chiamata di emergenza. Nel frattempo un'automedica si muoveva a tutta velocità dall'ospedale di Pordenone. Durante la brevissima attesa, guidati a distanza dal personale della Sores di Palmanova, i presenti hanno effettuato tutte le operazioni corrette per agevolare i soccorritori, che una volta giunti sul posto hanno proseguito le manovre salvavita. Il cuore del sessantenne sacilese ha ripreso a battere già sul posto, proprio grazie alla rianimazione cardiopolmonare praticata dai sanitari.
Successivamente l'uomo è stato trasferito d'urgenza in codice rosso e in ambulanza con a bordo l'equipe dell'automedica all'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Le sue condizioni sono molto gravi.
ATTIMI DI PAURA
Erano le 19, tra i tavolini del bar Sileia di Sacile. «Si tratta di un cliente abituale - ha raccontato la titolare del locale, Silvia Domarku -. Appena è entrato nel bar dalla porta principale, ha detto che si sentiva la testa girare. Immediatamente dopo è caduto a terra privo di sensi. Una ragazza che lavora per noi è stata prontissima e ha chiamato subito i soccorsi. È una fortuna che l'ambulanza ce l'abbiamo vicinissima, praticamente di fronte al nostro locale. I sanitari sono arrivati subito ma tutti erano molto spaventati». Chi ha assistito alla scena non può che sperare che il sessantenne, portato in ospedale a Pordenone, possa superare la prova più difficile.
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