I fantasmi dei rifiuti, duemila cittadini mai contabilizzati: anni di Tari mai pagata

Giovedì 18 Gennaio 2024
Caos rifiuti a Pordenone

PORDENONE - Duemila persone erano come fantasmi. Per il Comune di Pordenone, almeno dal punto di vista dell'anagrafe legata al pagamento della Tari (la tassa sui rifiuti), semplicemente non esistevano. E quindi non pagavano il tributo. E quindi molti di loro si arrangiavano come potevano, in molti casi probabilmente anche gettando la spazzatura dove era loro più comodo. Ma adesso sono venuti a galla. «C'è ancora molto lavoro da fare - commenta l'assessore comunale Mattia Tirelli - ma è un buon punto di partenza». Sì, perché in realtà la lista è più lunga, ma aver fatto emergere 2mila posizioni "nascoste" in tutta la città è già un buon risultato.

L'OPERAZIONE
Come hanno fatto, Comune e Gea, a rintracciare queste 2mila utenze che prima non figuravano nell'elenco dei pagamenti della Tari pur trattandosi di residenti entro i confini del comune? I fattori sono stati due: l'utilizzo delle banche dati voluto dal sindaco Alessandro Ciriani e l'effetto della raccolta differenziata spinta, che ha portato molti cittadini ad "autodenunciarsi" pur di regolarizzare la loro posizione.

Un'operazione, quella portata a termine dall'amministrazione, che permetterà all'ente anche di recuperare sotto forma di tasse in entrata un bel gruzzolo.

I NUMERI
Ma a che punto siamo nella lotta ai "furbetti" delle utenze Tari? Quanti cittadini mancano ancora all'appello? Tanti, anche se il punto di partenza è buono. All'inizio dell'operazione di ricerca, infatti, c'erano cinquemila persone che vivono a Pordenone, consumano a Pordenone, producono rifiuti a Pordenone. Ma che non pagavano la Tari, non avevano mai ritirato i nuovi bidoncini della spazzatura e che nessuno sapeva come smaltissero i rifiuti. Tra loro quasi certamente c'era anche chi la spazzatura la lasciava sulla strada. Ora quel numero è diminuito sensibilmente, essendo stato tagliato di duemila unità. Mancano insomma altre 3mila persone da individuare. «Dobbiamo capire dove butta le immondizie il 10 per cento delle 25mila utenze - aveva tuonato il primo cittadino pordenonese, Alessandro Ciriani -. Si tratta di una quota che secondo i dati di cui siamo in possesso non ha mai ritirato il bidoncino della Gea e che non figura nel registro della Tari, ma che vive a Pordenone e produce rifiuti in città».

GLI AVVISI
Con giovedì 18 gennaio (oggi) inizia la consegna degli eco calendari a Cordenons e Montereale Valcellina. Subito a seguire a Prata di Pordenone e in tutti gli altri comuni nei quali Gea si occupa della gestione dei rifiuti. Il termine della consegna è previsto per la fine di gennaio. Nel frattempo, si ricorda che per verificare i giorni di raccolta si può fare riferimento al calendario dello scorso anno, che contiene anche il mese di gennaio 2024. Quello attuale è comunque scaricabile in formato digitale dal sito gea-pn.it. L'eco-calendario contiene il glossario della raccolta, le indicazioni sulla corretta modalità di conferimento dei rifiuti, gli orari del centro di raccolta e, ovviamente, il calendario della raccolta oltre ad altre informazioni utili.
 

Ultimo aggiornamento: 20:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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