FIUME VENETO - Dai primi passi della storica televisione locale "Telepordenone" al mondo del calcio dilettanti, con una predilezione per le giovanili.
IL PERSONAGGIO
Nato a Caracas (Venezuela), padre di tre figli e sposato, Freddy Gregoris viveva a Fiume Veneto. Lo stesso paese in cui si era impegnato a lungo in politica, anche da candidato al consiglio comunale. «Sono una persona solare e simpatica», così descriveva se stesso su Facebook. Opinione largamente condivisa con chi gli voleva bene. Ed erano tanti, sia in paese che fuori. Gregoris era conosciuto anche nel mondo dell'editoria e in particolare in quello delle televisioni locali.
All'inizio degli anni 80, infatti, aveva vissuto da vicino e da dentro la nascita di un "mito" locale come Telepordenone. E infatti ieri mattina è stato il giornalista Gigi Di Meo, ora a Il 13, a voler dare il primo ricordo dell'amico: «È stato un piacere e un onore aver lavorato con te, ciao Freddy. Eri una persona splendida». Gregoris aveva avuto il ruolo di operatore e regista nei primi anni Ottanta per la neonata televisione cittadina che si era trasferita temporaneamente nell'Azzanese.
PASSIONI
Di professione assicuratore, Freddy Gregoris era molto conosciuto a Fiume Veneto anche per il suo impegno politico tra le fila del centrodestra, anche nei tempi del partito unico che prendeva il nome di Popolo della libertà. Era stato candidato anche alle ultime elezioni amministrative.
Come il padre Lamberto, aveva gestito a Fiume Veneto il negozio di ferramenta, cartoleria e articoli da regalo. In passato era stato anche responsabile della scuola calcio per il Fiume Bannia, principale club del paese. E ancora il ruolo da presidente dell'Avis, con un occhio sempre rivolto ai donatori di sangue. Amava il calcio e la corsa, lo sport era parte importante della sua vita.
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