Addio a Italo Cover: il maestro con la passione per la politica, lo sport e la tradizione

Sabato 27 Aprile 2024
Itali Cover

BRUGNERAÈ morto ieri mattina Italo Cover, 94 anni, noto per l'impegno che ha dedicato alla terra che lo ha cresciuto e a cui era molto legato.

Maestro elementare, ha iniziato ad insegnare nel 1949 a Marano Lagunare. Dopo qualche anno è diventato prima commerciante e poi agente di commercio di prodotti legati all'industria del mobile. Attivo nel mondo dello sport è stato per molti anni presidente e dirigente dell'U.S. Brugnera e successivamente del Centro del mobile dal 1962 al 1982. In collaborazione con Luca Corsolini, oggi collaboratore di Sky Sport e varie testate giornalistiche, pubblicò anche una raccolta di quegli anni di calcio con ritagli degli articoli dei giornali e interviste ai personaggi di spicco di allora "20 anni di calcio a Brugnera". Negli ultimi anni seguiva con molta passione le vicende del Tamai Calcio di cui è stato uno dei soci fondatori. Fino all'anno scorso lo si vedeva negli spalti a tifare con entusiasmo i ragazzi del presidente Elia Verardo. Ed anche negli ultimi giorni della sua vita chiedeva sempre: «Cosa ha fatto il Tamai?».


Importante anche il suo impegno politico: è stato consigliere comunale dal 1975 al 1995 eletto prima nelle liste del Partito liberale italiano e poi in Forza Italia. Fu assessore allo sport nella legislatura con sindaco Giorgio Ros. Nel 1999 fu eletto nel consiglio provinciale e divenne assessore provinciale allo Sport nella giunta De Anna nelle fila di Forza Italia.
Molto legato alle tradizioni popolari e cultore degli usi e costumi della società in cui ha vissuto, pubblicò nel 2001 e nel 2007 due raccolte di "Detti e proverbi altoliventini" con disegni dello zio pittore Genesio De Gottardo. Forte della sua passione per le vicende locali, fece anche una ricerca negli archivi comunali di Brugnera e pubblicò nel 2014 "I podestà, i sindaci e le amministrazioni comunali di Brugnera" dal 1927 al 2013.
I funerali si svolgeranno lunedì 29 aprile alle 15 nella chiesa di Maron di Brugnera.
Tra i tanti ricordi, quello di un amico: «Era un uomo di ampia cultura: dai detti popolari, al vino, alla pittura, alla storia locale, alla politica, il maestro Cover ha impegnato una parte significativa della sua vita a svolgere una di quelle funzioni sociali che troppo spesso non sono sufficientemente celebrate, ma sono alla base dello sviluppo di una comunità: ha insegnato nel senso originario del termine, a "lasciare segni". E quei segni rimarranno per sempre nel ricordo e nell'esempio di chi lo ha conosciuto e apprezzato».
 

Ultimo aggiornamento: 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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