Falsi prosciutti dop, 17 rinvii a giudizio: ma cade l'associazione per delinquere

Martedì 29 Giugno 2021 di Susanna Salvador
Prosciutti di San Daniele
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PORDENONE - Si è chiusa ieri mattina, con 17 rinvii a giudizio, un patteggiamento e quattro abbreviati, la fase dell'indagine sui falsi prosciutti Dop di San Daniele affidata alle valutazioni del gup Rodolfo Piccin.

L'unico, forse, responso inatteso ha riguardato la decisione del giudice di non accogliere la richiesta di messa alla prova per cinque dei 23 imputati che sono stati invece rinviati a giudizio. Caduta l'ipotesi di associazione a delinquere, come chiesto dallo stesso pm Carmelo Barbaro e sulla scorta della pronuncia della Cassazione in sede cautelare. Gli imputati, a vario titolo, devono rispondere di frode nell'esercizio del commercio, contraffazione del marchio dop e truffa per ottenere i contributi regionali.


ABBREVIATI E PATTEGGIAMENTO
Hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena, l'allevatrice Nadia Di Giorgio, residente a Remanzacco (2 mesi e mille euro di multa, pena sospesa); i veterinari Elisa Borin di San Pietro di Feletto (2 mesi, pensa sospesa) e Franco Pinardi di Pordenone (un mese e 10 giorni, pena sospesa). Ha invece scelto il patteggiamento il dipendente del macello di Aviano Michele Pittis, residente a Codroipo (un anno, pena sospesa).


MESSA ALLA PROVA NEGATA
Respinta invece la richiesta di messa alla prova (richiesta alla quale, salvo per Ventoruzzo, si era opposto il pm Barbaro) per lo stesso Tiziano Ventoruzzo di San Vito al Tagliamento (Gruppo carni friulane), l'imprenditore Stefano Mario Fantinel di San Daniele nelle vesti di ex componente dek cda del Gruppo carni friulane; Carlo Venturini di Gemona, procacciatore di suini, Giuseppe Peressini di San Daniele (prosciuttificio Testa&Molinaro) e l'allevatore Lucio Della Vedova di San Daniele. Per tutti e cinque il gup Piccin ha decisio il rinvio a giudizio; la prima udienza davanti al giudice monocratico del Tribunale di Pordenone è stata fissata per il 1° marzo 2022.


A GIUDIZIO
Rinvio a giudizio anche per Francesco Ciani, l'ispettore dell'Ineq che denunciò l'utilizzo di suini Duroc e per il quale il suo avvocato aveva chiesto l'estinzione del reato. Non avevano chieso riti alternativi gli altri imputati che, dunque, andranno a giudizio. Si tratta dell'ex consigliere del Gruppo carni friulane Sergio Zuccolo, residente a Varmo; l'allevatore Renzo Cinausero di San Martino al Tagliamento; la dipendente del macello avianese Elena Pitton di Zoppola; il veterinario Aurelio Lino Grassi di Campoformido; Carlo Del Stabile di Villa Vicentina; l'allevatore Silvio Marcuzzo di Buja; il consulente Franco Venturoso di Majano; l'allevatore Silvio Lizzi di San Vito di Fagagna; Loris Pantarotto di Morsano, ad del Gruppo carni friulane; Marco Sassi di Parma e il carabiniere Roberto Tramontini di Sedegliano (per quest'ultimo si ipotizza la rivelazione di segreti d'Ufficio).
 

Ultimo aggiornamento: 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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