Jesolo. La seduce facendole credere di essere un ricco imprenditore, quando lei scopre l'inganno e lo molla inizia l'incubo: «Ti ucciderò»

Il 50enne ha iniziato a perseguitare la donna con violenza

Venerdì 12 Aprile 2024 di Gianluca Amadori
La seduce facendole credere di essere un ricco imprenditore, quando lei scopre l'inganno e lo molla inizia l'incubo: «Ti ucciderò»

JESOLO - Prima l’ha sedotta, facendole credere di essere un ricco imprenditore, artista, proprietario di lussuose abitazioni in Svizzera, e inducendola a lasciare il suo lavoro con la promessa di assumerla nella sua azienda, risultata inesistente. Poi, quando la donna ha deciso di troncare la relazione sentimentale, l’ha tormentata per mesi con pedinamenti, messaggi, telefonate, atteggiamenti minacciosi e violenti.
È questa l’accusa per la quale la procura di Venezia ha chiesto il processo per stalking nei confronti di un cinquantenne originario del Belgio e residente a Jesolo, che ieri, assistito dall’avvocato Alfredo Auciello, è comparso alla Cittadella della giustizia di piazzale Roma, di fronte al giudice penale, per rilasciare spontanee dichiarazioni con cui ha respinto ogni accusa. Il legale ha suggerito al giudice di disporre il suo assistito ad un accertamento psicologico.
Gli episodi incriminati sono collocati nei mesi di novembre e dicembre del 2022 e, secondo la denuncia presentata dalla donna, sarebbero proseguiti anche dopo l’avvenuta notifica dell’ammonimento con cui il questore aveva imposto al cinquantenne di non avvicinarsi alla ex compagna e di cessare gli atteggiamenti molesti.

MOLESTIE E MINACCE

Nel capo d’imputazione formulato dal sostituto procuratore Andrea Petroni, si parla di «reiterate minacce» e «molestie continue, consistite nell’invio di ripetuti messaggi, anche farneticanti». La donna, secondo la procura, è stata minacciata di morte dall’ex compagno, il quale si è presentato più volte sotto la sua abitazione, screditandola con vicini di casa e colleghi di lavoro, provocandole uno stato di agitazione e di paura. La pubblica accusa contesta all’imputato anche il reato di lesioni per aver fatto cadere la cinquantenne dalla bicicletta e, in un’altra occasione, per averla colpita con uno schiaffo al volto. «Ti ucciderò, te ne pentirai, non riuscirai mai a liberarti di me» le avrebbe gridato. 
Dopo aver saputo che aveva sporto querela a suo carico, l’uomo ha cercato di blandire la ex per ottenerne la remissione: cosa avvenuta alla fine di novembre.

Ma, all’inizio di gennaio del 2023, la donna, ora costituita parte civile al processo con l’avvocato Leonardo De Luca, ha presentato una nuova denuncia a seguito della prosecuzione delle molestie e delle minacce, rivolte anche al figlio. Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno accertato che, a differenza di quanto raccontato all’allora sua compagna, l’imputato non è mai stato residente né ha mai posseduto case in Svizzera, così come non è titolare di alcuna impresa.

Ultimo aggiornamento: 07:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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