Prosciutti di San Daniele, assolti due ispettori

Venerdì 10 Gennaio 2020
Prosciutti di San Daniele, assolti due ispettori
PROCESSO
PORDENONE Era il luglio 2017 e ispezionando i prosciutti crudi in vendita nei supermercati Despar di Pordenone e di Porcia, due ispettori dell'Ineq, che operavano per conto del Consorzio del prosciutto di San Daniele, si accorsero che a cinque cosce era stata modificata la data della stagionatura. La correzione era stata apportata in modo che la stagionatura risultasse superiore a quella effettiva. Federico Cecconi, 47 anni, di Dignano e l'udinese Elia Bortoluzzi, 42, evidenziarono un illecito amministrativo e notificarono al prosciuttificio Testa&Molinaro la relativa sanzione. Secondo la Procura, avrebbero dovuto segnalare all'autorità giudiziaria la frode in commercio. Era il periodo in cui i carabinieri del Nas, coordinati dal sostituto procuratore Marco Brusegan, indagavano sui falsi prosciutti Dop di San Daniele. La Procura ritenne che i due ispettori fossero incappati in un'ipotesi di omessa denuncia, reato per il quale hanno affrontato un processo che ieri si è concluso con un'assoluzione.
Il dibattimento si è discusso con rito abbreviato, come richiesto dall'avvocato Aldo Scalettaris, che ha presentato tre memorie e svariata documentazione per dimostrare la regolarità dell'operato dei due ispettori. «Non c'era alcun reato da denunciare - ha concluso il legale - L'illecito amministrativo è stato puntualmente esposto e la sanzione pagata dal prosciuttificio». Anche il vpo Beatrice Toffolon ieri ha concluso per l'assoluzione con formula dubitativa perchè il fatto non costituisce reato. Il giudice Iuri De Biasi ha assolto perchè in questo caso l'omessa denuncia non era reato e ritenendo che agli atti vi fossero sufficienti prove per dimostrarlo.
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