Citrobacter in ospedale a Verona, chiuse le indagini. I medici coinvolti. Morirono 4 bambini e 9 rimasero disabili

Mercoledì 29 Marzo 2023
Citrobacter in ospedale a Verona, chiuse le indagini - Foto di Kelly Sikkema su Unsplash

VERONA - Citrobacter, infezioni in ospedale tra il 2018 e il 2020. Chiuse le indagini preliminari della Procura, con lo stralcio di gran parte delle persone offese, sulle lesioni e decessi di neonati all'Ospedale della donna e del bambino. Le ipotesi di reato sono a vario titolo di omicidio colposo, lesioni colpose gravi e gravissime in ambito sanitario, come riporta L'Arena.

I medici e i dirigenti coinvolti

Sono coinvolti Paolo Biban, ex direttore della Pediatria, Francesco Cobello, ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria, Chiara Bovo, ex direttore sanitario, Giovanna Ghirlanda, direttore medico ospedaliero, Evelina Tacconelli, direttore di Malattie infettive, Giuliana Lo Cascio, ex direttore di microbiologia e Stefano Tardivo, risk manager dell'azienda ospedaliera.

100 contagiati, 4 neonati morti, 9 disabili

Le denunce erano state presentate dai genitori di quattro neonati morti, un centinaio di contagiati e nove rimasti disabili.

In seguito a una consulenza affidata dalla Procura, tuttavia, solo due sono i casi per cui gli operatori sanitari sarebbero imputabili, e cioè quelli rientranti nella cosiddetta ®fase tre¯ o ®tardiva¯ della diffusione del batterio nella Terapia intensiva neonatale e pediatrica dell'ospedale, nel periodo tra il 22 febbraio e il 30 maggio 2020. In quelle settimane non vi furono riunioni del Comitato infezioni ospedaliero e della commissione multidisciplinare ospedaliera, né alcuna sorveglianza attiva e il monitoraggio ambientale. E a quel periodo risalgono una morte e una malformazione, più l'infezione ad altri due neonati.

Batterio killer nel rubinetto dell'acqua usato per i biberon

Il batterio killer si era annidato in un rubinetto dell'acqua utilizzato dal personale della Terapia intensiva e anche nei biberon. Morti che potevano essere evitate, secondo i tecnici, se chi di dovere fosse intervenuto per tempo e in modo adeguato. Il reparto venne chiuso solo il 12 giugno 2020 per procedere alla totale sanificazione degli spazi. 

Ultimo aggiornamento: 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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