La corsa solitaria dei sindaci senza avversari: in sei premiati dal quorum

Lunedì 13 Giugno 2022
Manlio Mattia sindaco di Sutrio (a sinistra) e Andrea Faccin sindaco di Arta Terme

PORDENONE/UDINE - Un'altra frattura tra l'elettorato e la classe dirigente. Anche alle Amministrative e non solo per quanto ha riguardato un referendum complicato che non ha scaldato l'interesse dei friulani nonostante dati al di sopra della media italiana. Anche nei comuni si è votato di meno rispetto a cinque anni fa, quando si rinnovavano gli stessi sindaci e gli stessi consigli comunali di ieri. E se il mancato quorum dei quesiti sulla giustizia era una notizia attesa, la bassa affluenza alle urne nei paesi più o meno grandi ha fatto rumore. Ieri sera, 12 giugno, già i primi risultati: solo uno dei sette comuni con un solo candidato ha mancato l'obiettivo del quorum.
 
VALCELLINA
L'attesa è stata snervante, ma poco dopo le 20 di ieri è giunta la notizia tanto attesa nell'alta Valcellina: sono stati raggiunti i 155 elettori che si sono recati al seggio per le Comunali di Cimolais. Essendo il quorum fissato a 30, il sindaco Davide Protti e la sua squadra hanno potuto tirare un sospiro di sollievo: governeranno anche nei prossimi cinque anni. 

SAVOGNA 
Poco prima delle 19 il superamento del quorum e alle 20 il margine è così ampio che si può dare il via ai festeggiamenti. È quanto è accaduto ieri sera a Savogna che ha saputo di poter contare per il prossimo quinquennio su Tatiana Bragalini come sindaco.

Vicesindaco uscente, era l'unica candidata con la Lista Civica e, dunque, il suo temibile concorrente era proprio il quorum: se non fosse andato a votare il 50% più uno degli aventi diritto, a Savogna, 350 abitanti nelle Valli del Natisone, sarebbe arrivato il commissario. Le prime parole della neo sindaca, decisamente emozionata, sono state dunque «di ringraziamento per tutti i cittadini che ci hanno dato fiducia e sono andati a votare». Il rapporto tra amministratori e abitanti qui è tale che Bragalini il quorum non lo misura in percentuale, ma in numero di votanti, ciascuno con un volto e una storia. «Dovevamo arrivare a 159 e ce l'abbiamo fatta, poi il numero è continuato a salire». Mentre alle sue spalle si sentono le voci della festa, Bragalini, classe 1966 ed esperienza amministrativa alle spalle, si dice «felice, ma anche un po' confusa. Diventare sindaco è un impegno, che naturalmente ho deciso di assumermi, ma è anche una bella responsabilità». 

SUTRIO
Manlio Mattia si prepara a rivestire la fascia tricolore a Sutrio. Anche nel paese carnico della Valle del But all'ombra dello Zoncolan le paure del commissariamento sono svanite a tarda serata quando, attorno alle ore 20.30, è stato superato il quorum. L'obiettivo che spettava alla comunità era di portare ai seggi almeno 514 persone, rispetto ai 1.175 aventi diritto, di cui 148 elettori iscritti all'Aire. Alle 12 si erano recati ai seggi in 175, alle 19 il dato era salito a 437. «Sono molto contento», ha dichiarato in serata il riconfermato primo cittadino che tra l'altro non ha potuto votarsi perché in isolamento domestico causa Covid.

ARTA TERME
Andrea Faccin si prepara ad indossare la fascia tricolore del comune di Arta Terme. Anche nella località termale cara al Carducci la sfida elettorale era contro il quorum. E il giovane candidato, assessore uscente, ce l'ha fatta. Per lui il target era di 859 votanti e la soglia è stata superata a tarda serata poco dopo le ore 21.00. Ma già alle 19 il dato dell'affluenza faceva ben sperare, con 791 persone che si erano già presentate ai seggi (erano 2.219 gli aventi diritto, di cui 501 da non considerare nel computo complessivo perché iscritti alle liste Aire) mentre il dato delle 12 era di 339. Quarant'anni, libero professionista, sposato e con un figlio, Faccin ieri in serata al pericolo scampato è stato telegrafico: «Siamo molto soddisfatti per il superamento del quorum, attendiamo comunque l'esito dello spoglio per domani (oggi, ndr) per fare poi una analisi complessiva della partita elettorale».

MONTENARS
Ed ora ci sono altri cinque anni per continuare a progettare e realizzare. Non sono ancora scoccate le 20 a Montenars, ma i conteggi danno già la sicurezza di aver rieletto sindaco per la terza volta Claudio Sandruvi: si è al 60% e, le previsioni, sono di chiudere al 70%, dunque con ampio margine di sicurezza per il doppio quorum che una lista sola impone: avere un'affluenza dell'oltre cinquanta per cento e un'altrettanta percentuale di voti validi. «Il mio grazie sentito ai cittadini, perché sono stati loro a chiedermi di candidarmi per il terzo mandato afferma e mi hanno confermato con i fatti la loro fiducia. Non pensavo si arrivasse a una percentuale così alta», aggiunge Sandruvi, che si è messo alla guida di due liste collegate.

PREONE
Non è servito aspettare nemmeno le 23. La piccola Preone ce l'ha fatta anche stavolta a superare lo scoglio del quorum, portando alla rielezione ufficiosa del sindaco Andrea Martinis. Serviva che andassero alle urne almeno 103 elettori dei 206 aventi diritto presenti in paese (scorporando dal totale di 333, i 127 elettori delle liste Aire). Se alle 12 si erano presentati ai seggi in 57, la soglia è stata superata già dopo la rilevazione delle 19 quando avevano già espresso la loro preferenza 110 cittadini. Poi l'accelerazione. Oggi per la conferma ufficiale servirà che di questi votanti, il 50% più uno lo abbia fatto in maniera valida. 

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