La scure prima di Natale, Electrolux riprende dopo le vacanze con turni da sei ore: «Futuro molto incerto»

Giovedì 21 Dicembre 2023
Lo stabilimento Electrolux di Porcia

PORDENONE - Sicuramente la misura varrà per tutto il mese di gennaio, ma le informazioni che corrono in fabbrica parlano addirittura di un'estensione del taglio per tutto il primo semestre del prossimo anno.
La produzione di Electrolux, ferma da ieri, 20 dicembre, per la lunga pausa natalizia, riprenderà solamente con turni di lavoro da sei ore.

E non da otto. E questo perché le prime stime sui volumi dei primi sei mesi del 2024 sono allarmanti.

IL BILANCIO
Lo stabilimento Electrolux di Porcia riaprirà i battenti lunedì 8 gennaio. «E sicuramente - spiega il rappresentante della Rsu di fabbrica, Walter Zoccolan - l'orario ridotto e il turno di sei ore resteranno per tutto il mese. Ma crediamo senza timori di smentita che si vada avanti così per buona parte del primo semestre del prossimo anno».
E la motivazione alla base dell'ennesima stretta sulla produzione è sempre la stessa: le previsioni sui volumi non sono buone. Anzi, ciò che circola in fabbrica è qualcosa di estremamente allarmante.
«Le proiezioni per il primo semestre del prossimo anno - prosegue ancora Walter Zoccolan - sono molto basse. Sarà una prima parte di 2024 in cui proseguirà il calo dei volumi a Porcia». Addirittura si parla di circa 200mila macchine, una cifra che farebbe il paio con l'organizzazione del lavoro sulle sei ore. È anche una sorta di limite fisiologico della capacità produttiva ridotta di 120 minuti per turno.
Se fosse davvero così, a meno di un rimbalzo importante nella seconda parte del prossimo anno, vorrebbe dire che Electrolux chiuderebbe molto al di sotto anche della quota raggiunta quest'anno, pari a 620mila macchine. «E una penalizzazione importante - afferma sempre Zoccolan - è data anche dalla chiusura prolungata del mercato russo, ormai aggredito dai produttori turchi».

IL QUADRO
Al 31 dicembre il più grande stabilimento del Nordest avrà prodotto 600mila macchine. Un calo di 20mila unità rispetto ai volumi che Porcia era riuscita a portare a casa nel 2022, un anno in cui si era già avvertito un calo importante alla voce produzione. È ancora più evidente, invece, la picchiata dei volumi rispetto alle previsioni messe nero su bianco dall'azienda all'inizio del 2023.
La multinazionale, infatti, aveva stimato una produzione di oltre 770mila macchine a Porcia nel corso dei dodici mesi. Quindi 170mila elettrodomestici in più rispetto a quelli che realmente usciranno dalla fabbrica del Pordenonese. Il tutto con l'incubo di nuovi tagli. A rischiare, secondo il piano internazionale di razionalizzazione comunicato dall'azienda svedese, sarebbero più che altro gli impiegati. Un fattore, questo, che non potrà lasciare fuori lo stabilimento produttivo di Porcia, che è il principale polo del Nordest per quanto riguarda gli impiegati.
 

Ultimo aggiornamento: 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci