Ex Fiera di Pordenone, ora si “litiga” sull'età dei tigli. Il Comune: «Hanno meno di 70 anni»

Per salvare le piante è necessario dimostrare che erano stati piantumati prima del 1953. Comitati a caccia di prove

Venerdì 21 Luglio 2023 di Loris Del Frate
Ex Fiera di Pordenone, ora si “litiga” sull‘età dei tigli. Il Comune: «Hanno meno di 70 anni»

PORDENONE - La lettera della Soprintendenza che ha ridato non solo speranza, ma anche una forte scossa a proseguire con la battaglia per salvare gli alberi dell’ex Fiera, i 53 tigli che dovrebbero essere abbattuti per fare spazio alla riqualificazione di quello che è stato chiamato il polo yung, ha scatenato una vera e propria corsa a cercare la prova che possa indicare, sopra ogni sospetto, che quegli alberi hanno più di 70 anni e quindi sono sotto il vincolo ambientale non possiono essere tagliati.

Ma dall’altra parte della barricata di Comitati e ambientalisti, ossia il Comune e i progettisti, si è messa in moto una altrettanto corazzata per cercare di dimostrare il contrario, ossia gli alberi in odor di motosega hanno, invece, meno di 70 anni e quindi non sono protetti da alcun vincolo. E quale prova migliore di una fotografia che spiano la strada alla verità?


La situazione

La lettera della Sovrintendenza, effettivamente, non ha esplicitato in maniera chiara il fatto che i 53 tigli che hanno già il segno rosso per essere abbattuti abbiano effettivamente più di 70 anni. Ha scritto, invece, che angli gli alberi che hanno superato quell’età storica, come gli edifici, sono da considerarsi vincolati. Ecco, dunque, il perchè della necessità, da una parte e dall’altra della barricata (salvezza o motosega), di trovare “la pistola fumante”. Nessuno, neppure il Comune mette in dubbio che i filari perimetrali sono vincolati, ossia i 70 anni li hanno sfangati. Il problema è per i tigli interni al perimetro, in particolare quelli che sono a fianco della scuola e sul lato della piastra divisi da vialetto. In pratica se gli alberi fossero stati piantati, come più di qualcuno sostiene, verso la fine degli anni ’30 avrebbero la vita salva. Se invece, come ritiene l’amministrazione comunale e i progettisti, quegli alberi sono stati piantumati con la realizzazione del primo capannone della Fiera, avvenuto intorno ai primi anni ‘60, non avrebbero scampo. Come dire che la “partita” si gioca tutta su queste date.

I comitati

Su Facebook e gli altri social si è scatenato l’inferno. Evidentemente il tam tam ha fatto muovere decine di persone che stanno cercando vecchie foto di Pordenone che possano dimostrare che gli alberi dell’ex fiera appartengono all’era Mesozoica, quando ancora c’erano i dinosauri e sono resistiti sino ad oggi. Scherzi a parte i siti sono tempestati di ogni tipo di fotografia, ma è senza dubbio complicato capire quali possano essere attendibili. Di sicuro chi si sta muovendo con intelligenza è il gruppo di Legambiente Pordenone, evidentemente già avvezzo alle battaglie ambientali. Tre architetti, Moreno Baccichet, Giuseppe Vespo e Giovanni De Roia, con Renato Marcon, presidente di Legambiente Pordenone e Sara Florian, altro architetto che farà da moderatrice, lunedì prossimo, alle 18 faranno nell’auditorium della Regione, un incontro dal titolo che lascia poco spazio all’interpretazione: “Pordenone tra storia e paesaggio” : la fiera vecchia, un patrimonio storico, ecologico e sociale. Ma non è tutto. A quanto pare nel corso dell’incontro saranno mostrati foto e documenti che - dicono - in maniera inequivocabile dimostreranno l’età degli alberi che supera i 70 anni di vita. Non solo. Qualcuno ha pure parlato di un certificato di piantumazione che sarà mostrato quel pomeriggio.

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Il comune

 Di sicuro il sindaco Alessandro Ciriani è già passato alla controffensiva. Gli uffici sono a caccia di documenti che certifichino l’esatta età dei tigli, i progettisti si stanno muovendo sul fronte dei vincoli per cercare, eventualmente, come superarli e il tutto mettendo in campo anche la Regione. Pare anche che qualcuno stia cercando tra la vecchia documentazione della Fiera per vedere se esistono i vecchi progetti di via Molinari dove è sorto il primo capannone e magari qualche fotografia presa dall’alto. L’amministrazione pare comunque avere la certezza che il vincolo non esista, ma la battaglia che si deve consumare, come ha detto il sindaco, in un massimo di 5 - 6 giorni è in pieno corso di svolgimento e - questo è scontato - sarà senza esclusione di colpi. È anche vero che sarebbe un grande passo falso perdere i soldi del Pnrr e non gioverebbe certo alla città. Forse, prima di scannarsi e perdere ulteriore tempo, sarebbe meglio trovare una mediazione per evitare che la vittoria, chiunque la porti a casa, non sia quella di Pirro.

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