Fuori monta la protesta, trecento persone: «Ci accamperemo al parco, altri flash mob»

Domenica 2 Luglio 2023 di Lorenzo Russo
Fuori monta la protesta, trecento persone: «Ci accamperemo al parco, altri flash mob»

PORDENONE - Oltre 300 persone sotto il Comune per manifestazione il dissenso contro l’abbattimento dei tigli dell’ex fiera. Gli alberi risultano essere in salute, e avere tutti più di sessant’anni, alcuni quasi cento. Per compensare l’abbattimento, l’amministrazione ha sempre dichiarato che ne sarebbero stati piantati altrettanti nelle zone del nuovo impianto, ma questo non ha confortato i cittadini, forse causando loro ancora più rabbia: «Siamo abituati alle promesse di questo tipo.

Abbiamo visto com’è andata a finire. Quattro piccoli alberelli non andranno a sostituire l’emissione di aria che questi grandi alberi secolari producono».


Il sit-in

I manifestanti si sono ritrovati alle 10.30 all’esterno del Municipio in concomitanza con la conferenza stampa tenuta dal sindaco per fare chiarezza. Le organizzatrici dell’evento, l’associazione “Tiglio verde” che si ripresenta in piazza dopo il flash mob di qualche giorno fa, sostengono: «La concomitanza è voluta perché vogliamo dimostrare al sindaco che ci siamo anche noi. Non potrà sempre ignorarci e ignorare la nostra opinione, che è più che legittima - sostiene Francesca, una delle organizzatrici -. Come cittadini non siamo stati interpellati. Ma signor sindaco gli alberi non sono i suoi e tanto meno la città, non può fare ciò che vuole. Questo suo modo di fare non è democratico». Le accuse a Ciriani sono moltissime, dalla mancanza di tatto ed empatia ambientale alla poca apertura all’ascolto dei cittadini: «Il dovere del sindaco dovrebbe essere quello di ascoltare i suoi concittadini, invece lui non lo fa - spiega Claudio, un altro manifestante - Sono buoni tutti a spiegare a cose fatte. Avrebbe dovuto presentare il progetto ai cittadini ancora in fase decisionale, ascoltando e venendo incontro alle richieste dei moltissimi cittadini». 

La promessa

Un gesto di incontro che i manifestanti auspicavano ma a cui non hanno mai riposto speranza, scegliendo cosi la via delle piazze: «Non ci fermeremo qui, continueremo a manifestare. Sicuramente organizzeremo altre giornate tipo questa e altri flash mob come quello che si è tenuto all’ex Fiera, poi stiamo valutando anche di agire per vie legali. Ma se anche tutto ciò non dovesse portare ad un cambio di rotta, siamo disposti anche ad accamparci nel parco ed incatenarci a gli alberi». Nel corso della manifestazione le organizzatrici danno notizia di un’altra operazione che punta a salvaguardare i tigli dell’ex Fiera: Una giovane ragazza della zona ha fatto partire una petizione con oggetto “salviamo i 68 tigli dell’ex fiera di Pordenone” su un famoso sito di raccolta firme online: «In meno di quarantotto ore la petizione ha raccolto più di quattro mila firme. Non siamo soli. Uniti finalmente verremo ascoltati». Tanti i curiosi, tanti i membri di sindacati, gli esponenti di attività sociali e politici locali, come Marco Salvador, presidente di La Civica e consigliere comunale, che anche in mattinata sui social ha affrontato l’argomento, raccontando come In commissione consiliare sia stato presentato un confronto fra le superfici dell’attuale centro ex Fiera e il futuro centro sportivo, e dai dati si evidenzia come il massimo incremento di superficie riguardi spazi dedicati ai servizi e agli spogliatoi: «Stiamo sostanzialmente spendendo oltre 22 milioni e abbattendo tigli storici per dei bagni e per dei campi da basket sui tetti di dubbia accessibilità. Direi tutto molto razionale e di buon senso». 

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