SANTO STEFANO DI CADORE (BELLUNO) - «Angelika Hutter, lo si vede nel video, ha lanciato l'auto in accelerazione», lo ha sottolineato oggi in conferenza stampa il procuratore Paolo Luca,che ha definito al 32enne tedesca «una persona che non ha capacità di contenimento dell'ira», e rivelando le ultime novità sul caso che ha sconvolto la cittadina di montagna: l'investimento e l'uccisione della famiglia Antoniello, incidente nel quale sono morti papà Marco, il figlioletto Mattia e la nonna Maria Grazia Zuin. Per le tre vittime è stato dato il nullaosta per la sepoltura. Ferita la mamma Elena Potente. «Quella di un gesto volontario è una ipotesi da consegnare alle astrazioni: più probabile uno stato d'ira che non sappiamo da cosa dipenda». L'ipotesi del gesto volontario sembra dunque tramontare, chi segue le indagini non ha trovato ulteriori elementi a supporto di questa tesi. Sempre gli inquirenti, inoltre, stanno valutando di chiedere un ordine europeo di indagine.
@ilgazzettino.it Tragedia in Cadore. L’auto di Angelika Hütter (nel video) era in accellerazione, a dirlo è stato oggi il procuratore Paolo Luca che ha definito la 32enne tedesca come “una persona che non ha la capacità di contenimento dell’ira”. . . . . #tiktok #neiperte #perte #ilgazzettinoit #incidente #santostefano #santostefanodicadore #belluno #belluno_italy #angelikahutter #tragedia #cadore #incidentecadore #tragediacadore ♬ suono originale - Il Gazzettino
La velocità
«Si è trattato di un investimento ad alto impatto cinetico», ha spiegato ancora il procuratore, questo significa che «l'auto andava a velocità molto elevata»: la velocità stimata è di 80-90 km/h.
Il cellulare
Un altro elemento è stato verificato, molto importante e inizialmente considerato fra le cause più probabili dell'incidente: l'uso del cellulare.
L'incidente mancato prima della strage
Il secondo video
Non solo, dalla conferenza odierna è emerso un ulteriore nuovo elemento: secondo un secondo video, poco prima dello schianto che è costato la vita a tre persone, Angelika avrebbe fatto un'inversione nell'area di una officina e qui avrebbe rischiato di impattare con un'altra vettura, guidata da una donna.
