Amidei: «A Rovigo serve un sindaco capace»

Venerdì 15 Marzo 2019
VERSO LE ELEZIONI
ROVIGO «Se da Roma dovesse arrivare qualche indicazione sul nome del candidato di centrodestra sarebbe un bene. L'importante è che sia una persona di comprovata esperienza amministrativa, il recente passato ci insegna questo».
L'ex senatore di Fratelli d'Italia, nonché ex sindaco di Loreo, Bartolomeo Amidei guarda con attenzione alla situazione della politica rodigina post-Bergamin e racconta di avere iniziato a costruire la lista da presentare agli elettori il 26 maggio. A Roma, dove si trovano le segreterie e i vertici dei tre principali partiti di centrodestra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, si sta discutendo della chiamate alle urne di Rovigo e dopo i risultati messi a segno con le regionali in Abruzzo e Sardegna, la coalizione spera di riportare a casa l'unico capoluogo veneto al voto.
Ma Amidei non se la sente di confermare queste chiacchiere romane, anche se le commenta positivamente: «Io non so se da Roma debba arrivare un'indicazione per un candidato di FdI: se ciò avvenisse vorrebbe dire che questo è frutto di una scelta condivisa tra i leader Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Sarebbe anche auspicabile, a mio avviso, perché vorrebbe dire che c'è una sorta di unità per individuare un candidato di un capoluogo».
NO A CANDIDATI ESTERNI
L'ex senatore, però, è colto dal sospetto che possa eventualmente essere indicato un nome esterno al territorio: «In tutto questo non ci sarebbe nulla di sbagliato, ma sarebbe la famosa faccia negativa della medaglia. È una cosa che accade raramente, di solito la si vede con le elezioni politiche con i candidati paracadutati».
Amidei è un volto relativamente nuovo del movimento di Giorgia Meloni. Il suo passato con gli azzurri di Berlusconi è ben più lungo, ma alle elezioni politiche del marzo 2018 aveva raccolto un prodigioso 5,17%. Un dato che il diretto interessato in questi giorni sfoggia con orgoglio: «Prima FdI era al 1,6 per cento. A Rovigo mi ha dato una grande soddisfazione e il voto per il Senato dell'anno scorso aveva una forte componente personale, perché molti mi hanno detto di avere votato il partito perché c'ero io». Sorge quindi spontanea la domanda se sarà lui quel candidato in grado di unire un centrodestra composto da almeno sei liste (Obiettivo Rovigo, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Presenza Cristiana e una lista guidata da Renzo Marangon, Luigi Paulon e Renato Borgato). «Non riesco a rispondere, perché francamente mi sto dedicando soprattutto a comporre una lista di persone per bene e che possano raccogliere la fiducia dei cittadini di Rovigo. L'aspetto di una mia candidatura a sindaco non è prioritario - sottolinea Amidei -. Lo è invece quello di una lista capace e propositiva. Non chiedetemi però di fare percentuali. Credo che in ogni caso sarà un risultato importante quello che si potrà ottenere».
L'IDENTIKIT
Amidei tuttavia non si sottrae alla richiesta di tracciare un identikit del suo eventuale candidato ideale: «Il mio auspicio è che il candidato sia di comprovata esperienza amministrativa e politica - ribadisce l'ex senatore - La comunità di Rovigo non può più permettersi di sbagliare. Non ci si deve più far distrarre da persone di grande rispetto ma che debuttano sostanzialmente sulla scena amministrativa di una città capoluogo. L'esperienza politica deve essere il valore minimo indispensabile da esibire per ambire a governare una città travagliata già da due consecutive amministrazioni sfiduciate da mano amica».
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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