Spacca vetrata della sede del giornale, nordafricano verso l'espulsione. Interrogazione alla Camera sul matrimonio con un'italiana

Il 34enne si è ferito, tracce di sangue. Dopo la revoca del permesso di soggiorno era tornato nella legalità sposando un'italiana. Interrogazione dell'on. Covolo

Mercoledì 15 Giugno 2022 di Redazione Web
La vetrata infranta nella sede del Giornale di Vicenza

BASSANO - Gli agenti del Commissariato di Bassano hanno fermato nel centro cittadino Mustapha El Hajji, 34enne di cittadinanza marocchina che la notte precedente era stato denunciato all'autorità giudiziaria quale autore del danneggiamento aggravato ai danni della redazione del Giornale di Vicenza della città del Grappa.

Aveva spaccato una vetrata, peraltro ferendosi.

Arrampicata al primo piano

L'uomo si era arrampicato sulla terrazzina al primo piano e aveva infranto il vetro con un oggetto metallico. Feritosi, è saltato giù ma un passante lo ha notato e ha avvertito la polizia. Evidenti tracce di sangue alla base della terrazzina. L'uomo è stato accompagnato alll'Ufficio immigrazione della Questura di Vicenza dovel Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ne disponeva il trasferimento al Centro di permanenza per i rimpatri di Torino in vista della sua espulsione.

Il matrimonio con un'italiana 

El Hajji, pluripregiudicato giunto in Italia nel 2004 per ricongiungersi al padre, ha compiuto dal 2008 numerosissimi reati contro la persona ed il patrimonio commessi nel corso del tempo; nel 2012, a seguito di un normale controllo di polizia, ha ferito con un calcio un agente del commissariato di Bassano, procurandogli la frattura del polso destro. Nel 2013 l'ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza gli ha revocato il permesso di soggiorno e l'uomo è così entrato in clandestinità, fino a che non ha contratto matrimonio con una cittadina italiana, il che gli ha consentito di tornare a permanere legalmente nel nostro Paese.

 

Interrogazione al ministro dell'Interno

La deputata breganzese della Lega, Silvia Covolo, ha presentato una interrogazione a risposta scritta alla ministra dell'Interno, riassumendo i passati del 34enne e la faccenda del permesso di soggiorno revocato nel 2013 dopo diverse denunce, e il fatto che nel 2016 avrebbe sposato una cittadina di Bassano e pertanto allora non venne espulso dall’Italia e, scrive la deputata, «risulta inoltre che il matrimonio finì poco dopo, pertanto non avrebbe acquisito la cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 5 della legge5 febbraio 1992, n. 91». Covolo chiede alla ministra Lamorgese «quali siano i motivi per i quali non sia stato disposto già in passato il suo trattenimento in un Centro permanenza rimpatri ai sensi dell’articolo 14, comma 1.1 del d.lgs. 286/98».

Ultimo aggiornamento: 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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