MESTRE - Per l’autore della spaccata nel negozio Caberlotto a Mestre, in piazza Ferretto, potrebbero scattare presto le manette ai polsi: il condizionale è d’obbligo, dato che ancora non c’è ufficialità, ma sarebbe stato identificato il presunto autore del furto “gourmet” di martedì 5 marzo.
GLI ARRESTI
Restando in tema di identificazioni, la squadra mobile di Venezia ha arrestato sei persone di nazionalità straniera, magrebini e dell’est Europa i quali, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati portati in carcere a Venezia dove sconteranno pene che vanno dai due ai cinque anni di reclusione. Due dei fermati, che hanno un’età che va dai 25 ai 30 anni, si sono resi responsabili, nel corso degli scorsi due anni, di borseggio e rapina, in un caso anche utilizzando un coltello, nel centro storico di Venezia. Un altro aveva compiuto un furto in abitazione a Marghera mentre gli altri tre si erano resi protagonisti di altri reati nel cosiddetto quadrilatero di via Piave: spaccio e furti, anche a danno di attività commerciali.
I RIMPATRI
Durante l’ormai consueto servizio Alto impatto di mercoledì 6 marzo, concentrato nelle zone di Mestre più a rischio degrado e criminalità, sono state identificate più di 80 persone, la maggior parte delle quali di nazionalità straniera. Durante gli accertamenti delle forze dell’ordine sono stati identificati tre cittadini stranieri con a carico diversi precedenti: due avevano commesso reati contro il patrimonio e il terzo aveva precedenti per spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e inottemperanza all’ordine del questore. Essendo privi di un documento di riconoscimento valido, i tre sono stati accompagnati in questura per accertamenti, dove sono risultati irregolari: grazie all’intermediazione della questura sono stati condotti da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza ai centri di permanenza per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo e Macomer.