Il Palaplip non c'è più: nell'ex centrale del latte degrado, sbandati e bivacchi

Lunedì 15 Maggio 2023 di Fulvio Fenzo
Il Palaplip di via San Donà a Mestre

MESTRE - Stavolta, il blitz del progetto "Oculus", il Comune dovrà farselo in casa. La squadra del servizio di Sicurezza urbana della Polizia locale, che da anni presidia gli edifici privati abbandonati occupati dagli sbandati (e non solo), dovrà probabilmente dare un'occhiata anche al Palaplip, l'ex centrale del latte di via San Donà 195 chiusa da un anno e mezzo dopo il fallimento dell'"osteria sociale gourmet" al quale era stata data in concessione. Perché anche qui - per ora nelle casette all'esterno - sono arrivati i primi bivacchi a Carpenedo, mentre l'edificio principale, con la sala dell'ex osteria smobilitata e, soprattutto, un grande auditorium da 200 posti, resta desolatamente chiuso.

NELL'EX CASETTA DEL LATTE
Ad essere stata occupata è l'ex casetta in legno del distributore automatico del latte (anche questa esperienza miseramente fallita), ma di sicuro qualche tentativo di effrazione è stato compiuto anche sulla vicina costruzione in mattoni all'angolo con via San Donà, visti i segni sulle vetrate prese a sprangate.

Vandalismi che si ritrovano un po' dovunque attorno al perimetro del Palaplip, con le grondaie accartocciate che, in questi giorni di pioggia battente, perdono acqua. E, sulla facciata, penzolano gli striscioni dell'ex osteria come bandiere ammainate dopo la resa, con alcune finestre lasciate aperte dove entrano ed escono i colombi. Dentro - unico segno tangibile dopo il fallimento del ristorante - tavoli, bancone del bar e la cucina sono stati portati via per essere messi all'asta dopo il crac da almeno un milione di euro, ma l'aspetto attuale è tutt'altra cosa rispetto a quel "salone delle feste" del passato, come lo definì l'allora sindaco Massimo Cacciari quando mise piede nell'ex centrale del latte appena restaurata.

LA PETIZIONE
Dopo il crac, l'assessorato al Patrimonio ha tenuto i rapporti con il curatore fallimentare riuscendo ad ottenere l'uso dell'auditorium nel luglio dell'anno scorso. Da allora, però, tutto si era di nuovo fermato, e solo una petizione al sindaco Brugnaro presentata un mese e mezzo fa da un centinaio di anziani che frequentano i pomeriggi danzanti del progetto "Ocio, ciò!" (nato proprio al Palaplip) è riuscita a smuovere un po' le acque. «Ci hanno contattati dal Comune - spiegano i promotori della raccolta firme - però offrendoci altri spazi come l'auditorium Lippiello di Zelarino, perché prima dovranno sistemare parecchie cose all'interno del Palaplip». L'edificio, infatti, era stato trasformato per realizzare l'osteria che non c'è più (e che nessuno ha rilevato), ed ora dovrà essere presumibilmente riportato alle condizioni precedenti, senza però avere ancora un'idea su come utilizzarlo, auditorium a parte. E, aspettando che qualcuno decida, il degrado continua a crescere.
 

Ultimo aggiornamento: 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci