MESTRE - Stavolta, il blitz del progetto "Oculus", il Comune dovrà farselo in casa. La squadra del servizio di Sicurezza urbana della Polizia locale, che da anni presidia gli edifici privati abbandonati occupati dagli sbandati (e non solo), dovrà probabilmente dare un'occhiata anche al Palaplip, l'ex centrale del latte di via San Donà 195 chiusa da un anno e mezzo dopo il fallimento dell'"osteria sociale gourmet" al quale era stata data in concessione. Perché anche qui - per ora nelle casette all'esterno - sono arrivati i primi bivacchi a Carpenedo, mentre l'edificio principale, con la sala dell'ex osteria smobilitata e, soprattutto, un grande auditorium da 200 posti, resta desolatamente chiuso.
NELL'EX CASETTA DEL LATTE
Ad essere stata occupata è l'ex casetta in legno del distributore automatico del latte (anche questa esperienza miseramente fallita), ma di sicuro qualche tentativo di effrazione è stato compiuto anche sulla vicina costruzione in mattoni all'angolo con via San Donà, visti i segni sulle vetrate prese a sprangate.
LA PETIZIONE
Dopo il crac, l'assessorato al Patrimonio ha tenuto i rapporti con il curatore fallimentare riuscendo ad ottenere l'uso dell'auditorium nel luglio dell'anno scorso. Da allora, però, tutto si era di nuovo fermato, e solo una petizione al sindaco Brugnaro presentata un mese e mezzo fa da un centinaio di anziani che frequentano i pomeriggi danzanti del progetto "Ocio, ciò!" (nato proprio al Palaplip) è riuscita a smuovere un po' le acque. «Ci hanno contattati dal Comune - spiegano i promotori della raccolta firme - però offrendoci altri spazi come l'auditorium Lippiello di Zelarino, perché prima dovranno sistemare parecchie cose all'interno del Palaplip». L'edificio, infatti, era stato trasformato per realizzare l'osteria che non c'è più (e che nessuno ha rilevato), ed ora dovrà essere presumibilmente riportato alle condizioni precedenti, senza però avere ancora un'idea su come utilizzarlo, auditorium a parte. E, aspettando che qualcuno decida, il degrado continua a crescere.