Mestre, domenica ecologica senz'auto: ma non se n'è accorto "quasi" nessuno. I residenti: «Non ne sapevamo niente»

Lunedì 31 Ottobre 2022 di Paolo Guidone
Mestre, domenica senz'auto: ma non se n'è accorto "quasi" nessuno. I residenti: «Non ne sapevamo niente»
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MESTRE - L’obiettivo è sempre quello di bloccare o almeno ridurre il traffico urbano per contenere le polveri sottili, ma soprattutto sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’inquinamento nelle città. Pur con diverse deroghe, il blocco della circolazione dei veicoli a motore per la domenica ecologica ieri è scattato alle 8.30 ed è proseguito fino alle 18.30: dieci ore con poche automobili, per la gioia di pedoni e ciclisti che per un giorno si sono riappropriati del centro di Mestre liberato dal traffico urbano.

L’area interessata alle limitazioni è sempre quella interna all’anello stradale costituito dalla tangenziale di Mestre A57, dalla strada regionale 11 e dalla regionale 14 bis.

Caccia ai parcheggi

Fino alle 18.30 per chi arrivava da fuori città i limiti massimi di accesso erano i parcheggi di via Santa Maria dei Battuti e di via da Verrazzano, il parcheggio scambiatore di via Borgo Pezzana angolo via Terraglio, quello del Laguna Palace di viale Ancona e di via Ca’ Marcello, il parcheggio scambiatore di via Buozzi e i parcheggi ed i garage situati in prossimità della stazione. E se nel parcheggio scambiatore di via Borgo Pezzana per tutta la durata del divieto di circolazione auto in sosta se ne sono viste ben poche, in quelli di via Santa Maria dei Battuti il viavai di auto è stato pressoché costante, complice la vicinanza con il cimitero di Mestre. Vista dalla parte degli automobilisti l’iniziativa continua ad essere per lo più poco apprezzata e capita, venendo ancora considerata del tutto inutile o poco più che simbolica.

L'opinione dei mestrini

«Mi sembra solo una goccia nel mare – osserva Claudia scendendo dalla sua auto - e sicuramente non sarà una domenica a piedi ogni tanto a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo». «Non so a quanto possano servire perché il traffico domenicale è già limitato mentre durante la settimana un blocco del traffico in città non è fattibile».

«Queste domeniche ecologiche sono un grandissimo disagio – spiega una coppia - e sono insensate perché non apportano alcun beneficio rispetto ai tassi di inquinamento». E ieri molti automobilisti, veneziani e non, sono arrivati a Mestre ignari del divieto di circolazione e lamentando una scarsa comunicazione. «Non ne sapevo niente, sono arrivato qui solo per andare al cimitero ma in ogni caso penso che abbia un senso bloccare solo le auto più vecchie ed inquinanti – commenta un ragazzo - mentre non vedo a cosa serva bloccare quelle di nuova generazione». «Fino a sei mesi fa io possedevo una Fiat Punto a metano, ricorda una signora – poi mi hanno fatto pagare il metano 4 euro al chilo e allora l’ho venduta e mi sono presa nuovamente un’auto a benzina. E questo sarebbe il modo di incentivare l’uso delle auto ecologiche». «Mi sono mossa in macchina dal centro di Mestre ma non ho visto controlli e non ne sapevo niente, ammette Roberta – Forse l’informazione non è stata così efficace».

Ultimo aggiornamento: 17:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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