SAN DONA' DI PIAVE - Il partigiano dimenticato tornerà a casa.
I LIBRI
L'episodio della sua morte è citato nei libri "Un soffio di Libertà" di Morena Biason e "Storia cristiana di un popolo" di Domenico Savio Teker, e online nell'Atlante delle stragi nazifasciste e della sezione pugliese dell'Anpi. «Durante un conflitto a fuoco in località Musile il 7 agosto i tre partigiani Corritore, Agostino Visentin e Pino Rossi furono catturati continua Mangiacotti Rossi riuscì a salvarsi mentre Corritore e Visentin furono interrogati, torturati e fucilati alla schiena vicino al municipio. Colpiti in più parti morirono dissanguati. C'era una violenza inaudita da parte dei nazifascisti che operavano in quelle zone nei confronti di chi aveva scelto di stare dalla parte della democrazia e della libertà». Nei mesi scorsi il sindaco di San Giovanni Rotondo Michele Crisetti ha contattato il sindaco di San Donà Alberto Teso che si è attivato per cercarne i resti di Corritore. «Dopo molte ricerche, abbiamo ritrovato la sua urna funeraria nel nostro cimitero spiega Teso mi ha colpito quanto accaduto a un giovane proveniente dall'altro capo dell'Italia e ucciso a San Donà, sepolto nel nostro cimitero in un momento difficile della storia italiana». Le sue spoglie torneranno finalmente nella città d'origine, il 24 aprile è prevista la consegna dell'urna a San Donà dove arriverà una delegazione pugliese con Mangiacotti e alcuni parenti, poiché la famiglia Corritore è molto numerosa. Seguirà una cerimonia il giorno dopo per il rientro a San Giovanni Rotondo, nell'anniversario della Liberazione.