Tasse ai veneti, ecco per chi sale l'Irap e chi dovrà pagarla. Manovra da 10 milioni di euro

Mercoledì 30 Novembre 2022 di Alda Vanzan
Tasse ai veneti, ecco per chi sale l'Irap e chi dovrà pagarla. Manovra da 10 milioni di euro
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«Vi ricordo che c'è anche la questione delle rette». A Palazzo Balbi ieri mattina era riunita la giunta regionale del Veneto, tra assessori si discuteva di caro energia, di ipotesi di tener chiuse le sedi della politica magari un giorno in più durante le feste natalizie per contenere i costi delle bollette. Raccontano che in quel pourparler si sia inserita Manuela Lanzarin. Tra l'altro, non era neanche la prima volta che l'assessore regionale faceva presente la situazione delle case di riposo, dove ormai è sicuro che le rette aumenteranno di 5-7 euro al giorno per far fronte al caro-tutto. Non a caso, negli stessi istanti, un corteo di duemila persone con le bandiere della Cgil, della Cisl e della Uil attraversava Venezia esibendo un mega striscione: Salviamo il sociale. Tutti insieme, i sindacati confederali, per chiedere alla Regione di Luca Zaia risorse aggiuntive per neutralizzare l'aumento delle rette. E poi incentivi all'assunzione, sostegno alle famiglie che si fanno carico dei familiari disabili o non autosufficienti, aiuti straordinari per le famiglie in difficoltà. Già, ma con quali soldi?
L'ipotesi dell'addizionale regionale Irpef per tirar su 300 milioni di euro da destinare al sociale, a Palazzo Balbi è durata da Natale a Santo Stefano, tant'è che nella manovra di bilancio che la settimana prossima approderà nell'aula del consiglio regionale non se ne fa cenno. «Presenteremo una manovra tax free», si è limitato a dire l'assessore al Bilancio Francesco Calzavara.

Che però due soldi, tra le cosiddette pieghe del bilancio, li ha trovati: 8,8 milioni serviranno per abbassare l'Irap alle Ipab (e per fare questo la stessa imposta sarà aumentata per un totale di 10,8 milioni ad esempio al settore della raffinazione e alle imprese finanziarie). E poi 9,6 milioni per ripristinare gli stanziamenti del 2022 agli assessorati e quindi azzerare i tagli lineari del 14% decisi lo scorso agosto.

Chi viene tassato


Dell'Irap abbassata alle Ipab si era parlato la settimana scorsa: fino ad oggi le istituzioni pubbliche pagano un'Irap all'8,5%, quelle private al 3,9%. La decisione è stata di mettere a tutte le Ipab l'aliquota del 3,9%. Questo comporterà un minore gettito di 8,8 milioni di euro che però sarà compensato per 10,8 milioni dall'aumento dello 0,92% dell'aliquota Irap ad alcune categorie Ateco. Ecco quali: fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (divisione 19); fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (35); servizi postali e attività di corriere (53); telecomunicazioni (61); attività di servizi finanziari, escluse le assicurazioni e i fondi pensione (64); assicurazioni, rassicurazioni e fondi pensione escluse le assicurazioni sociali obbligatorie (65); attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative (66). Introito: 10,8 milioni che copriranno l'ammanco di 8,8 delle Ipab. E i 2 milioni che avanzano a chi andranno? Agli assessorati, assieme ad un'altra manciata di risorse.

L'assessore Calzavara ieri ha depositato un emendamento - che sarà formalmente discusso oggi in Prima commissione consiliare - per una variazione in aumento di 9.620.000 euro al bilancio di previsione 2023-2025. Si tratta di entrate derivanti da un riaccertamento dell'Irap: in pratica la quota che lo Stato trasferisce alla Regione è aumentata rispetto al previsto. Gli altri 2 milioni sono quelli dell'Irap aumentata al settore petrolifero, finanziario, eccetera. Totale, appunto, 9,6 milioni.

A chi andranno i soldi?

Ed ecco a chi andranno: Servizi istituzionali 600mila euro (100mila per elezioni e consultazioni popolari, 500mila spese di funzionamento informatica); Istruzione e diritto allo studio 2 milioni; Cultura 550mila euro; Politiche giovanili e Sport 300mila; Turismo 770.600 euro; Ambiente 220mila (20mila ai parchi e 200mila ai piccoli Comuni montani); Viabilità 250mila euro; Protezione civile 1 milione; Interventi per gli anziani 700mila euro; Sviluppo economico 1.324.500 euro; Agricoltura 684.900 euro (di cui 150mila per caccia e pesca); Diversificazione delle fonti energetiche 240mila euro; Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali 980mila euro. In pratica spariscono i tagli lineari del 14% decisi nella prima versione della manovra, quella di agosto che aveva salvato solo la cultura e la sanità.

I fondi che arrivano dalla Pedemontana


Immaginando che la superstrada Pedemontana entrasse in funzione questo dicembre, nel bilancio 2022 era stata accantonata una somma - 2,3 milioni di euro - per pagare il costruttore. L'apertura totale è stata però rinviata al 2023 e quindi ci sono 2,3 milioni a disposizione. Che saranno così ripartiti: 1 milione per le borse di studio («Pochissimo» a detta di Elena Ostanel, VcV), 700mila euro cultura, 550mila a Veneto Strade per lavori e per chiudere l'acquisto delle quote dalla Provincia di Padova; 122mila euro per il dragaggio del lago di Garda dopo il maltempo di due settimane fa.


Soldi per il sociale in Veneto, dove sono?


Resta la domanda iniziale, la stessa dei sindacati che ieri hanno manifestato a Venezia: ma il sociale? Se Forza Italia con Elisa Venturini e Alberto Bozza hanno chiesto alla giunta di Zaia di spingere su Governo e Parlamento per applicare il 10% anziché il 22% di Iva ai costi energetici delle strutture che ospitano persone non autosufficienti, il Pd chiama in causa direttamente il governatore. «Bene la manovra sull'Irap per le Ipab ma, oltre a essere tardiva, non è sufficiente - dice la dem Vanessa Camani, vicepresidente della Prima commissione -. Luca Zaia dovrebbe degnarsi di venire nel consiglio regionale di cui fa parte e di dire perché, a fronte di una situazione drammatica per le famiglie di anziani e disabili, non vuole applicare l'addizionale Irpef ai ricchi. Diceva che sarebbe intervenuto il Governo nazionale? Il Governo Meloni non l'ha fatto, è Zaia che ha il dovere di rispondere».
 

Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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