Sconti Irap, ma nel 2023 aumentano le rette delle case di riposo in Veneto

Giovedì 24 Novembre 2022 di Alda Vanzan
Sconti Irap, ma nel 2023 aumentano le rette delle case di riposo in Veneto

VENEZIA - La novità è che l'anno prossimo le case di riposo pubbliche in Veneto pagheranno meno tasse di Irap.

Per quanto riguarda lo Stato potranno poi contare sul decreto Aiuti Quater, che per la prima volta prende in considerazione le Rsa con uno stanziamento di 50 milioni. Ma ciò nonostante le rette subiranno un aumento: «Dobbiamo fare i conti con il caro energia e con l'inflazione, ben che vada saranno 5 euro al giorno in più», dice il presidente dell'Uripa (Unione regionale istituzioni e iniziative pubbliche e private di assistenza), Roberto Volpe. La prospettiva è di un caro-rette di almeno 150 euro al mese.


LA MANOVRA VENETA
«Per la prima volta abbasseremo l'Irap alle Ipab», ha detto la presidente della commissione Sanità del consiglio regionale del Veneto, Sonia Brescacin. Nella seduta di ieri, cui ha partecipato anche l'assessore Manuela Lanzarin, la commissione ha dato il via libera a maggioranza (contraria l'opposizione) alla manovra di bilancio della Regione. «Su un bilancio complessivo che ammonta a 17,3 miliardi di euro per il 2023 - ha detto Brescacin - la Regione impegnerà 10 miliardi e mezzo per la sanità e il sociale, di cui 9,7 del fondo regionale sanità. La novità principale è la riduzione dell'Irap per le Ipab: c'era una forte disuguaglianza tra le istituzioni pubbliche e quelle private, queste ultime solitamente fondazioni Onlus, senza scopo di lucro e a carattere religioso. Ad oggi le istituzioni pubbliche pagano un'Irap all'8,5%, quelle private al 3,9%». La decisione è stata di applicare a tutti l'aliquota del 3,9% (anche se per le cooperative è del 2,9), il che costerà alla Regione 8,8 milioni di euro. «Non è questa la panacea di tutti i mali, ne siamo consapevoli - ha detto Brescacin -: per queste strutture restano le problematiche legate al caro-energia, all'aumento del costo delle materie prime, alla mancanza di personale, ma intanto si rende giustizia e si crea equilibrio tra le Rsa pubbliche e le private».


LE RICHIESTE
Le case di riposo, attraverso Uripa, hanno presentato dettagliate richieste alla Regione: servono 15 milioni di euro per le strutture che dispongono di cure ad esempio per l'Alzheimer, 5 milioni per gli investimenti tecnologici, dalle docce molecolari alla domotica. E poi la richiesta di un intervento sul fronte dei tirocini. Al Governo nazionale, in sede di conversione del decreto Aiuti Quater, sarà chiesto di incrementare i 50 milioni stanziati per le case di riposo. Ma gli aumenti delle rette sono praticamente certi. «Tra caro energia e inflazione - dice Volpe - la forbice è almeno tra i 5 e i 7 euro al giorno in più».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci