FAVARO VENETO - Grande festa a Favaro per i 70 anni del panificio Trabuio.
L'attività di panificazione di via Altinia ha preso avvio nel 1952 con Antonio Trabuio, reduce della guerra in Libia, che fin da subito si è speso con tutte le energie per realizzare il suo sogno. Agli inizi è stato aiutato dalla moglie Irma e, più avanti, dal figlio Giuseppe e dalle altre due figlie, Maria Antonietta e Silvana. Una volta sposato con Luigina Zambon, il figlio Giuseppe, ha dato continuità all'esercizio e oggi, dopo 70 anni, l'attività del panificio prosegue col nipote del fondatore, Massimiliano, figlio di Giuseppe, che nel tempo ha fatto tesoro di tutte le conoscenze nella produzione del pane e della biscotteria di qualità. Massimiliano ha al suo fianco la moglie Sabrina e Francesca Trabuio, figlia del fondatore Antonio e da nonna Luigina.
L'evento di giovedì si svolgerà nella chiesa di Sant'Andrea, dove a mezzogiorno saranno presentate due opere per ricordare i 70 anni del panificio. La prima è una tesi di laurea magistrale finanziata dal Panificio Trabuio che ha come tema Il settore della panificazione in Veneto: tradizione e traiettorie di sviluppo, realizzata nell'ambito del Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari di Venezia sotto la supervisione della professoressa Christine Mauracher e sviluppata dalla dottoressa Aurora Fantin. La seconda opera è un dipinto originale (olio su tela 50x70) realizzato dalla pittrice Maria Emma Gobbi, di Piove di Sacco, che rappresenta in modo simpatico le tre generazioni che si sono avvicendate nell'attività del panifico.
Saranno presenti all'evento l'assessore Renato Boraso in rappresentanza del sindaco, il presidente della Municipalità di Favaro, Marco Bellato, con la consigliera comunale Deborah Onisto e il parroco don Giuseppe Simoni. Al termine della presentazione, negli ambienti della Festa di Maggio, è previsto un brindisi di buon auspicio per la prosecuzione dell'attività del panificio. Inoltre, domenica 5 giugno, in occasione della celebrazione eucaristica che si terrà nel piazzale adiacente la vicina scuola materna saranno ricordate tutte le persone che hanno lavorato nel panificio e che ora non ci sono più. (mau.d.l.)