Mattina di terrore a Venezia. Entra come una furia in casa di due fidanzati e li aggredisce: lui colpito allo stomaco, lei strattonata

Giovedì 22 Giugno 2023 di Nicola Munaro
Mattina di terrore a Venezia. Entra come una furia in casa di due fidanzati e li aggredisce: lui colpito allo stomaco, lei strattonata

VENEZIA - Lui, 46 anni, romeno senza fissa dimora, nell'ultima settimana è diventato l'incubo di una coppia di stranieri che vive a Castello, tra le abitazioni del campiello Martin Novello.

Li aveva aggrediti alcuni giorni fa. Poi aveva tenuto d'occhio la loro casa nelle ultime due sere e ieri mattina ha fatto irruzione e li ha picchiati. Ora - dopo una visita al Centro di Igiene mentale disposta dal giudice Sonia Bello come condizione necessaria per una nuova scarcerazione - è stato di fatto espulso dal Veneto. Ma la paura che quanto vissuto ieri mattina si possa ripetere, è grande. «È meglio che non torni a casa, ho paura che mi uccida» ripeteva la vittima fuori dall'aula di udienza.

L'AGGRESSIONE

Il culmine dell'incubo, all'alba di ieri: le persiane divelte, il mattone lanciato sul vetro della finestra a sfondarlo per aprirsi un varco attraverso il quale entrare in casa e aggredire le sue vittime. Prima l'uomo, colpito all'addome più volte nel tentativo di difendere la ragazza, poi lei, solo strattonata. Ad evitare il peggio ci hanno pensato le volanti lagunari, arrivate nell'appartamento della coppia in pochi istanti. Quando però l'hanno arrestato, il quarantaseienne ha dato in escandescenza, provando a colpire i poliziotti con dei calci e con le manette. Gli agenti hanno avuto il loro daffare anche nel caricarlo in barca per portarlo in questura. È stato poi durante l'udienza di ieri mattina in tribunale che è emerso come nelle ultime sere avesse fatto la ronda davanti alla casa della coppia, dopo averla aggredita una prima volta in calle. Anche in quel caso era stato l'intervento della polizia a sbrogliare la situazione: il quarantaseienne romeno era stato portato in Psichiatria ma non era stato ritenuto necessario un Tso e così era tornato in libertà. Ed era tornato a tormentare la coppia. Dopo che ieri mattina alle 5 era piombato in casa della coppia, sfondando la finestra dell'abitazione con un mattone e aggredendo l'uomo che ci abita.

SFIDA IN TRIBUNALE

Ieri mattina per tutta l'udienza di convalida ha guardato fisso negli occhi il giudice, rimanendo in piedi, scalzo, tenuto fermo da due poliziotti. Sempre in silenzio. Non l'ha rotto nemmeno quando - nell'ennesimo segno di sfida - ha dato uno schiaffo al microfono del suo banco.

Ultimo aggiornamento: 10:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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