Aereo decolla dal Marco Polo con una pallottola nella valigia di un passeggero. Sotto accusa l'impianto di controllo dei bagagli

Il sofisticato nastro trasportatore di fabbricazione cinese non bloccherebbe correttamente borse o scatole contenenti oggetti pericolosi

Venerdì 6 Ottobre 2023 di Elisio Trevisan
Aereo decolla con una pallottola in una valigia. Allo scalo di Tessera sotto accusa il sistema di smistamento bagagli

MESTRE - Un aereo è partito da Tessera con una pallottola in una valigia. È successo sabato scorso e la Polizia, chiamata dagli addetti alla sicurezza, ha steso un verbale. Non è la prima volta che partono bagagli cosiddetti "sporchi", senza che si riesca a fermarli, e a volte anche senza che si riesca a sapere in quale aereo vengono imbarcati; ma fino ad ora non contenevano parti di armi, solo liquidi ritenuti infiammabili, bombolette di gas.


I CONTROLLI
Gli operatori di Triveneto Sicurezza, la società che ha in gestione il controllo di tutti i varchi dell'aeroporto intercontinentale Marco Polo, hanno segnalato più volte problemi del nuovo Bhs (Baggage Handling System) cinese installato da circa un anno, il moderno e sofisticato sistema di smistamento dei bagagli che in un'ora può arrivare a monitorare fino a 1.600 pezzi tra borse e valigie.

Per qualche motivo capita che a volte i bagagli individuati dai raggi X come pericolosi, vengono indirizzati ad un nastro trasportatore dedicato alle ispezioni e quindi fuori linea, ma non si bloccano e finiscono nei rimorchi dei trattori che li portano agli aerei. Sabato scorso è stata fatta intervenire anche la Polizia, trattandosi di munizioni. Tre settimane fa, però, nella stiva di un aereo della Emirates era stato caricato un forno a microonde che conteneva del materiale indicato ai raggi X con il colore arancione, che può indicare cibo o esplosivo. Per fortuna il bagaglio era uno scatolone, per cui gli operatori sono riusciti ad individuarlo in mezzo a valigie e borse, e a riportarlo a terra: l'ispezione ha poi rivelato che quella materia arancione era cibo. Se il forno a microonde fosse stato dentro un borsone, sarebbe stato impossibile individuarlo: il Bhs, infatti, vede e fotografa tutto quello che c'è dentro ai bagagli ma non l'esterno, il colore, il materiale di cui sono fatti, per cui in mezzo a centinaia di valige, trolley, borsoni, è impossibile riconoscerne uno e così, nel migliore dei casi, il passeggero perde la valigia.


ITER COMPLESSO
Per capire il funzionamento del Bhs bisogna tenere conto di due fattori: è un nastro con postazioni di raggi X che funziona in automatico, gli operatori, circa 8 per turno, sono in una sala di controllo dove una serie di monitor mostra il contenuto dei bagagli; in secondo luogo, anche nel caso di intervento umano, nessuno può aprire le valige, il compito spetta alla Polizia, o comunque al proprietario. Il percorso del Bhs parte dal check-in dove l'hostess riceve la borsa, incolla i cartellini di riconoscimento, e la avvia sul nastro trasportatore che, a seconda del codice ricevuto, la indirizza all'aereo selezionato; una macchina a raggi X decide se il bagaglio è "pulito" e quindi va in aereo, oppure se è "sporco", cioè potenzialmente pericoloso, e quindi viene inquadrato da un monitor e analizzato da remoto; l'operatore può mandarlo in aereo o al supervisore, cioè al coordinatore della control room: questo ha 80 secondi a disposizione per fare la scansione più approfondita, e poi dare luce verde o rossa e, in questo secondo caso, inviarlo a una macchina del 5. livello di sicurezza che non è in linea. Se ad esempio c'è una bomboletta di gas, il capoturno chiama il passeggero e, alla sua presenza, la estrae e poi fa caricare il bagaglio in aereo; se invece ci sono armi o loro parti, granate, esplosivi, si chiama la Polizia che scorta il passeggero al bagaglio, e lì si verifica se l'arma è vera o è finta e se l'esplosivo è tale o è solo cibo. In tutto questo tragitto capita che la valigia, invece di fermarsi al quinto livello per il controllo, prosegue il suo tragitto e va a finire dentro un aereo. Anche sabato il bagaglio non è mai arrivato al quinto livello ma è andato dentro il rimorchio di un trattorino ed è stato imbarcato; la Polizia evidentemente ha valutato che in quella situazione non ci fosse pericolo e ha deciso di far continuare il lavoro, anche perché, altrimenti, bloccare i nastri e i check-in comporterebbe una paralisi in aeroporto.

Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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