MESTRE - Un aereo è partito da Tessera con una pallottola in una valigia. È successo sabato scorso e la Polizia, chiamata dagli addetti alla sicurezza, ha steso un verbale. Non è la prima volta che partono bagagli cosiddetti "sporchi", senza che si riesca a fermarli, e a volte anche senza che si riesca a sapere in quale aereo vengono imbarcati; ma fino ad ora non contenevano parti di armi, solo liquidi ritenuti infiammabili, bombolette di gas.
I CONTROLLI
Gli operatori di Triveneto Sicurezza, la società che ha in gestione il controllo di tutti i varchi dell'aeroporto intercontinentale Marco Polo, hanno segnalato più volte problemi del nuovo Bhs (Baggage Handling System) cinese installato da circa un anno, il moderno e sofisticato sistema di smistamento dei bagagli che in un'ora può arrivare a monitorare fino a 1.600 pezzi tra borse e valigie.
ITER COMPLESSO
Per capire il funzionamento del Bhs bisogna tenere conto di due fattori: è un nastro con postazioni di raggi X che funziona in automatico, gli operatori, circa 8 per turno, sono in una sala di controllo dove una serie di monitor mostra il contenuto dei bagagli; in secondo luogo, anche nel caso di intervento umano, nessuno può aprire le valige, il compito spetta alla Polizia, o comunque al proprietario. Il percorso del Bhs parte dal check-in dove l'hostess riceve la borsa, incolla i cartellini di riconoscimento, e la avvia sul nastro trasportatore che, a seconda del codice ricevuto, la indirizza all'aereo selezionato; una macchina a raggi X decide se il bagaglio è "pulito" e quindi va in aereo, oppure se è "sporco", cioè potenzialmente pericoloso, e quindi viene inquadrato da un monitor e analizzato da remoto; l'operatore può mandarlo in aereo o al supervisore, cioè al coordinatore della control room: questo ha 80 secondi a disposizione per fare la scansione più approfondita, e poi dare luce verde o rossa e, in questo secondo caso, inviarlo a una macchina del 5. livello di sicurezza che non è in linea. Se ad esempio c'è una bomboletta di gas, il capoturno chiama il passeggero e, alla sua presenza, la estrae e poi fa caricare il bagaglio in aereo; se invece ci sono armi o loro parti, granate, esplosivi, si chiama la Polizia che scorta il passeggero al bagaglio, e lì si verifica se l'arma è vera o è finta e se l'esplosivo è tale o è solo cibo. In tutto questo tragitto capita che la valigia, invece di fermarsi al quinto livello per il controllo, prosegue il suo tragitto e va a finire dentro un aereo. Anche sabato il bagaglio non è mai arrivato al quinto livello ma è andato dentro il rimorchio di un trattorino ed è stato imbarcato; la Polizia evidentemente ha valutato che in quella situazione non ci fosse pericolo e ha deciso di far continuare il lavoro, anche perché, altrimenti, bloccare i nastri e i check-in comporterebbe una paralisi in aeroporto.