UDINE - Un detenuto di 64 anni «ha deciso di mettere fine alla sua vita». È successo questa mattina, mercoledì 15 novembre, nel carcere di Udine. «È il 59esimo suicidio che si verifica quest'anno nelle carceri italiane».
L'uomo, ripercorre Corleone in una nota, «era in carcere da soli sei giorni, era stato visitato all'ingresso solo dal medico ed era prevista la cosiddetta "grande sorveglianza". Non sappiamo il tormento, l'angoscia e la disperazione. Il suicidio va rispettato nella sua imperscrutabilità. Questo spirito non mi esime da affermare che questa carcerazione appare eccessiva. Ovviamente - conclude il garante - le condizioni di difficoltà di vita nel carcere, dovute al sovraffollamento, non sono all'origine della decisione, ma a una condizione esistenziale. Questa tragedia colpisce tutta la comunità del carcere, per primi i detenuti, il personale, i volontari. Siamo tutti impegnati nel cambiamento, nel dare un volto nuovo alla struttura di Via Spalato. Il 15 e 16 dicembre presenteremo il progetto per un 2024 che sia un anno di speranza».