Carcere di Rovigo, poliziotto aggredito da un detenuto con una lama fabbricata da una lattina. Manifestazione di Fp Cgil e Fns Cisl

Lunedì 9 Ottobre 2023 di Francesco Campi
La manifestazione di questa mattina davanti alla casa circondariale di Rovigo

ROVIGO - Una nuova aggressione nel carcere di Rovigo, dove nel tardo pomeriggio di ieri un agente di polizia penitenziaria è stato tenuto sotto scacco da un detenuto, un 40enne italiano della sezione Alta sicurezza, con una lama realizzata da un pezzo di latta.

Come spiega Marco Gallo, componente della segreteria interregionale dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria del Triveneto il detenuto, ristretto per reati di spaccio, «pretendeva un video colloquio, oltre a quello già consentito ed effettuato nella stessa giornata: nel pretendere tale extra, sequestrava e aggrediva un agente di polizia penitenziaria, afferrandolo con violenza dal polso e girandogli il braccio per bloccarlo a sé, ponendo alla gola dell’agente una lama tagliente procurata con materiale di latta, intimandogli di non muoversi altrimenti sarebbe stato carne da macello! Solo grazie all’immediato intervento del restante personale operante e quello richiamato in servizio veniva scongiurato ripristinando l’ordine e la sicurezza».

Pasquale Giacomo, segretario provinciale della Uil Pa Polizia Penitenziaria del Veneto, sottolinea che «l’agente è stato inviato al Pronto soccorso per le cure del caso, con prognosi di 10 giorni: solo grazie all’intervento e all’alta professionalità̀ dimostrata del personale la situazione non è precipitata, ma è del tutto evidente che la frequenza con la quale si registrano eventi critici all'interno delle carceri impone di suggerire ai vertici dell'amministrazione un cambio di rotta e soluzioni immediate».

Proprio stamattina, fra l'altro, la Fns Cisl di Padova e Rovigo e la Fp Cgil Penitenziari di Rovigo hanno dato vita ad un presidio davanti alla casa circondariale rodigina, già organizzato una settimana fa, proprio «per rappresentare le difficoltà che quotidianamente poliziotte e poliziotti che vi operano si trovano ad affrontare: dalla precedente manifestazione di marzo, la situazione è addirittura peggiorata in termini di sovraffollamento e le promesse sull’assegnazione di un direttore, sulla riclassificazione dell’istituto e su un cospicuo incremento di personale non vengono ancora mantenute».

Antonio Landino della Cisl e Gianpietro Pegoraro della Cgil, hanno evidenziato come, «nell'ultimo anno alla guida del carcere di Rovigo, che resta sottoclassificato perché non è stato adeguato al fatto di ospitare detenuti di Alta sicurezza, si sono avvicendati quattro direttori e cinque comandanti, tutti a scavalco, presenti saltuariamente e per poche ore la settimana: così non si può andare avanti».

Ultimo aggiornamento: 18:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci