TRIESTE - Un ex terrorista nero, Francesco Dante, condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'agente della polizia stradale Giovanni Di Leonardo, nel 1985, sarebbe stato arrestato a Capodistria (Slovenia), tre giorni fa. Di lui si erano perse le tracce da Passoscuro, vicino a Fiumicino, dove abita, dopo che la Cassazione aveva emesso una sentenza definitiva di condanna nei suoi confronti. Lo scrive il sito TriestePrima precisando che Dante aveva fatto parte dei Nuclei Armati Rivoluzionari.
L'omicidio dell'agente di polizia
Intorno alle due del mattino del 1° maggio 1985, una pattuglia della Polizia Stradale di Roma – di cui l’agente scelto Giovanni Di Leonardo era capo equipaggio – stava percorrendo l’autostrada A-24. Nei pressi dello svincolo di Castel Madama, gli agenti notarono una Volkswagen Golf ferma sulla corsia di emergenza e due uomini che facevano loro segno di fermarsi. Quando gli agenti scesero dalla vettura, furono colpiti dai due uomini e da due loro complici che erano nascosti dietro alcuni cespugli. L’ autista fu tramortito, e Di Leonardo fu ferito al polmone da un proiettile. I due furono poi immobilizzati con le loro stesse manette e gettati in un canale di scolo che correva lateralmente all’autostrada. Gli assalitori fuggirono sottraendo la vettura e le armi degli agenti. L’ autista, riuscito a risalire sulla strada, chiese soccorso e Di Leonardo fu condotto all’ospedale di Tivoli, ove morì poche ore dopo. L’assalto fu rivendicato dai “Nuclei Armati Rivoluzionari” (NAR), una formazione della destra eversiva i cui esponenti erano stati autori negli anni precedenti di gravissimi delitti.
Chi era la vittima
Giovanni Di Leonardo entrò in Polizia nel 1971 e, dopo aver frequentato le Scuole Allievi di Trieste e di Vicenza, prestò servizio prima in Reparti di Milano, Senigallia, Bologna e L’ Aquila e poi a Roma, presso la Sottosezione Autostradale Roma Est-Lunghezza. E' stato insignito della medaglia d’oro al Merito Civile “alla memoria”, il 31 marzo 2005.