Sfuma l'intesa a destra, Fontanini: «Tanti sostenitori di Salmè voteranno per me»

"Le sue richieste erano un po' confuse e non le ha riconsiderate, ma sono abbastanza sereno"

Sabato 8 Aprile 2023 di C.D.M.
Fontanini e i suoi in borgo stazione

UDINE - Era un percorso ad ostacoli sin dalle premesse e il finale, tutto sommato, non è stato troppo sorprendente.

Alla fine a centrodestra non c'è stato alcun accordo fra il sindaco uscente (ricandidato) Pietro Fontanini e la lista che fa riferimento a Stefano Salmè (che ha totalizzato 2029 preferenze personali, il 4,81%), che ha invitato i suoi a non andare a votare per il ballottaggio del 16 e 17 aprile. L'unico punto di convergenza trovato fra le cinque proposte di Liberi elettori-Io amo Udine, sul tema della sicurezza «e in termini del tutto generici», come riferito dallo stesso Salmè, non è bastato.


ACCORDO MANCATO
Ma Fontanini non fa un plissè sul mancato apparentamento. «L'apparentamento, non lo abbiamo mai accettato. Neanche De Toni ha fatto un apparentamento con Marchiol. Noi abbiamo parlato con Salmè e abbiamo visto che le sue richieste erano un po' confuse. Gli abbiamo chiesto di riconsiderarle un po' meglio e lui ha deciso di non andare avanti», spiega il sindaco uscente. Ma Fontanini è tranquillo: «Ho parlato con moltissimi candidati della lista di Salmè e ho trovato una grande disponibilità a votare il mio nome. C'è parecchia gente che era in lista con lui che sta dicendo di votare Fontanini- Sono abbastanza sereno sotto questo aspetto».
De Toni ha attaccato il suo avversario ricordando che Fontanini ha preso il 46,25% contro il 55,54% raggiunto da Fedriga a Udine e che «molti assessori della sua giunta non rientreranno nel prossimo consiglio comunale qualsiasi sia l'esito»? «De Toni vuole provare a fare un "Honsell ter", nel senso che quelli che sono stati riconfermati sono assessori di Honsell. Nessuna novità. Così si tornerebbe indietro di cinque anni, a quell'amministrazione comunale che aveva ridotto Udine a una città in preda alla confusione, soprattutto in preda a tantissimi richiedenti asilo ed extracomunitari». Già, se lo slogan dell'ultimo miglio verso il ballottaggio per De Toni è sempre legato a quel "le persone fanno la differenza" che gli ha portato fortuna, per la squadra di Fontanini è sicuramente legato a un presunto "Honsell ter", lo spauracchio (dal punto di vista della destra) agitato pure sui social, oltre che da Fontanini, anche da suoi fedelissimi, come l'assessore uscente Alessandro Ciani e Giulia Agostinelli.


LA PASQUETTA
Il botta e risposta continua, a distanza, anche per la Pasquetta. Lunedì, infatti, torna a Udine il leader del Carroccio Matteo Salvini («Resterà anche martedì: faremo un giro in città a parlare con la gente», spiega Fontanini), che il popolo di centrodestra in piazza XX Settembre aveva già osannato in chiusura di campagna elettorale. E De Toni si gioca la Pasquetta al parco del Cormor, con una «festa delle due coalizioni» unite dall'accordo elettorale, la sua e quella di Marchiol, come ha annunciato l'ex rettore. Ma il sindaco uscente va avanti per la sua strada. «Stiamo continuando ad andare a parlare con la gente nei quartieri. Stamattina (ieri ndr) sono stato in via Roma e via Lepardi, nel pomeriggio vado in via Gemona e nella zona nord. Siamo già stati al quartiere Aurora. Incontro tante persone che confermano che torneranno a votare e torneranno a votare il mio nome. Ricordo a De Toni che ho chiuso con oltre duemila voti in più rispetto a lui. Non so se la matematica passa tutta con lui. Ma ho qualche segnale che ad esempio i Cinque stelle (ma Sergo del M5S smentisce ndr) non è che siano entusiasti di andare a votare per De Toni».

Ultimo aggiornamento: 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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