Lo accoltellano alla schiena e gli portano via soldi, telefono e orologio: nasce un gruppo cittadini che vuole assumere vigilantes

Martedì 17 Ottobre 2023
A sinistra Via Aquileia dove è avvenuta l'aggressione e la rapina

UDINE - Un coltello puntato alla schiena, rapinato del cellulare, del portafogli e dell’orologio. Ennesimo episodio di violenza e criminalità in città a Udine. È successo nella notte di lunedì, attorno alle 4, in via Aquileia. Il ragazzo, classe 2003, originario di San Daniele del Friuli, ma residente nel capoluogo friulano, stava percorrendo la strada del centro cittadino quando è stato avvicinato da due sconosciuti. Secondo quanto rivelato dallo stesso giovane i due potrebbero essere stranieri dato l’accento. Impugnando un coltello i malviventi hanno minacciato il ventenne e lo hanno rapinato. Si sono fatti consegnare il portafoglio, al cui interno c’erano 100 euro, il telefono cellulare e anche l’orologio che il giovane portava al polso. Dopo di che si sono dileguati a piedi, nella notte, facendo perdere le loro tracce. Il rapinato è riuscito a chiamare subito i Carabinieri, che sono intervenuti sul posto. Delle indagini si sta occupando la stazione di Udine dell’Arma. Sconcerto e nuove preoccupazioni da parte di cittadini e commercianti della zona, che da tempo denunciano la scarsa sicurezza, soprattutto nelle ore serali, con episodi di furti di biciclette, minacce verbali, microdriminalità.

IL SINDACO

Proprio sul tema sicurezza è intervenuto il sindaco, Alberto Felice De Toni, annunciando per domani un incontro in Prefettura. «Come sindaco della città, insieme alla Giunta ho sempre dato massima attenzione al tema sicurezza, nel rispetto di ruoli e competenze e sempre con la massima fiducia nei confronti di Prefettura e forze di polizia, a cui spetta il compito di garantire l’ordine pubblico. Da parte nostra abbiamo sempre mantenuto saldi i contatti con tutti, al fine di monitorare costantemente la situazione», ha dichiarato il primo cittadino, riferendosi ai vari incontri promossi assieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine e, di volta in volta, insieme a persone della Giunta.

«Il continuo confronto ha riguardato sia le zone storicamente al centro dell’attenzione della città, come la stazione e l’ex caserma Cavarzerani, sia i nuovi episodi che hanno coinvolto anche minori non accompagnati - continua De Toni - e, proprio per gestire le intemperanze di alcuni di loro, abbiamo revocato l’autorizzazione alla cooperativa che li ospitava in precedenza e abbiamo tenuto alta l’attenzione sul problema, come ha dimostrato l’intervento della Polizia con i recenti arresti».

«Stiamo facendo tutto il possibile con gli strumenti che l’amministrazione ha a disposizione: mercoledì avremo un nuovo incontro con Prefetto e forze dell’ordine, per avere un aggiornamento e agire di conseguenza. Abbiamo la piena coscienza dei problemi di sicurezza sollevati dai cittadini. Voglio ricordare a tutti che siamo a disposizione per raccogliere le loro segnalazioni tramite la Polizia locale, che è il nostro presidio attivo sul territorio».

COMITATO

Continua a crescere, nel frattempo, il gruppo di cittadini udinesi si è unito “virtualmente” su WhatsApp: da qualche giorno è stata creata una chat che sta accogliendo sempre più partecipanti - oltre 600, secondo gli ultimi aggiornamenti - il cui scopo è ingaggiare la vigilanza privata. «Doveva essere una cosa apolitica - spiegano dalle opposizioni in Consiglio comunale - ma dentro ci sono sia rappresentanti del centrodestra che del centrosinistra». «Questi cittadini stanno reagendo a un problema reale di insicurezza che non può essere sottovalutato - ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Onorio Vidoni -. Evidentemente il fatto che numerosi cittadini si vedano costretti a organizzare un comitato per ingaggiare la vigilanza privata costituisce un inequivocabile segnale di un concreto problema di sicurezza in città».

Ultimo aggiornamento: 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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