UDINE - Mentre i due candidati rimasti in gara, il sindaco uscente Pietro Fontanini e l'ex rettore dell'università di Udine Alberto Felice De Toni, cercano di catturare voti e riportare la gente alle urne per l'ultima salita a Palazzo d'Aronco, c'è chi si defila da eventuali accordi. «Invitiamo tutti i nostri elettori a non andare a votare per il ballottaggio previsto per domenica 16 aprile e lunedì 17 aprile.
In vista del ballottaggio Salmè si era mosso nei giorni scorsi per aprire un dialogo con entrambi i contendenti su eventuali accordi o apparentamenti. «Con De Toni non c'è stato un incontro ufficiale perché già negli incontri preliminari con i suoi rappresentanti è emersa una distanza non colmabile tra il nostro programma e il suo, su punti per noi fondamentali come sicurezza, immigrazione e l'identità culturale della nostra comunità», ha riferito Salmè. «Per quanto riguarda l'incontro avuto con il sindaco Pietro Fontanini - ha aggiunto - nonostante alcune 'aperturè di facciata sui mass media, l'incontro ha portato a un nulla di fatto. Delle cinque proposte portate da noi al tavolo della trattativa, vi è stata una convergenza solo su un punto, la sicurezza e, in termini del tutto generici, sulla necessità di sostenere la natalità e gli anziani. Un risultato da noi ritenuto insufficiente - ha concluso Salmè - che non ha consentito di arrivare né a un accordo, né, tantomeno, a un apparentamento in vista del ballottaggio».