Suicidio medicalmente assistito: l'Asugi dà il via libera per Anna, 55 anni, del Friuli Venezia Giulia

Martedì 8 Agosto 2023
Suicidio medicalmente assistito, l'Asl dà il via libera per una donna del Friuli Venezia Giulia

TRIESTE - La Commissione medica multidisciplinare nominata dalla Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina ha terminato la verifica delle condizioni di Anna, 55enne affetta da sclerosi multipla che ha chiesto di accedere al suicidio assistito. Lo rende noto l'Associazione Luca Coscioni. L'azienda, rispondendo alle richieste del Tribunale di Trieste, ha confermato che sussistono tutti i requisiti affinché la donna acceda alla morte volontaria assistita.

Adesso spetterà al Comitato Etico Unico Regionale emanare il proprio parere, dopodichè l'Azienda potrà affiancare Anna nella sua decisione.

L'ultima parola al Comitato etico

Per la prima volta in Italia, precisa l'Associazione Coscioni, «l'assoluta e completa assistenza da parte di terzi» rientra nei requisiti ammessi dall'Asl come «trattamento di sostegno vitale». «È davvero importante il riscontro positivo della Commissione multidisciplinare dell'Azienda sanitaria che ha affermato come l'assoluta e completa assistenza da parte di terzi cui Anna è continuamente sottoposta, anche per l'espletamento delle funzioni di vita quotidiane, è un trattamento di sostegno vitale in assenza del quale non potrebbe autonomamente sopravvivere», dichiara l'avvocato Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'associazione Luca Coscioni. «Questo dimostra - aggiunge - che le strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale o Regionale» individuano, «a seguito della verifica della condizione delle persone malate», diversamente «per competenza rispetto ai giudici che il requisito del "trattamento di sostegno vitale", deve essere valutato fornendo una visione d'insieme più ampia e maggiormente rispondente alla reale situazione in cui i malati come Anna si trovano a (soprav)vivere». L'ultimo passaggio, però, spetta «al Comitato etico competente» che dovrà emanare «il proprio parere, a seguito del quale l'Azienda Sanitaria potrà elaborare la propria relazione finale indicando anche il farmaco letale, le metodiche di autosomministrazione, il luogo ove ciò potrà avvenire con l'assistenza del medico dell'Azienda e la fornitura di farmaco e la strumentazione necessaria ad Anna, che così potrà essere finalmente libera di decidere se e quando accedere all'aiuto alla morte volontaria assistita». In conclusione Filomena Gallo e Marco Cappato ricordano che «proprio tra pochi giorni saranno depositate le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare Liberi Subito anche in Friuli Venezia Giulia, perché una norma che prevede tempi certi entro cui espletare la procedura indicata dalla Consulta eviterà a tutte le 'Annà di attendere quasi 9 mesi per ottenere la verifica della sussistenza dei requisiti di legge».

Ultimo aggiornamento: 16:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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