Il senatore Dreosto: «Via i migranti dal Friuli, intervenga l'esercito»

Mercoledì 23 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Migranti (foto d'archivio)

«Abbiamo tutto il diritto di fare respingimenti perchè dalla rotta balcanica l’Italia non è il primo Paese di arrivo. I migranti devono oltrepassare almeno tre confini prima di arrivare da noi e quindi è nostro diritto fermarli e rimandarli in Slovenia o in Croazia. E per farlo, arrivati a questo punto, è necessario l’esercito». Si torna al passato in Friuli Venezia Giulia e il senatore della Lega, Marco Dreosto, coordinatore regionale del Movimento, ha deciso di cambiare passo.

Se sino a qualche settimana fa, infatti, l’hotspot era considerato sufficiente per bloccare il flusso di migranti che ogni giorno oltrepassano le porte di Tarvisio, Trieste e Gorizia, ora, invece, serve anche l’esercito. Come era accaduto qualche anno fa.

La situazione degli arrivi

Dall’inizio dell’anno sono stati circa 8.400 i migranti arrivati dalla rotto balcanica. Ora, però, non ci sono più posti dove accoglierli e da Trieste a Udine, passando anche per Gorizia e arrivando persino a Pordenone, lontano almeno un centinaio di chilometri dal confine, c’è il rischio concreto di vedere le prime tendopoli. Dreosto ha già in mente la road map. «Nei prossimi giorni - spiega - incontreremo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al quale faremo presente la situazione lungo la rotta balcanica e quello che sta succedendo sui nostri confini. Chiederemo l’intervento dell’esercito perchè a questo punto è un problema di sicurezza nazionale. L’immigrazione incontrollata - va avanti - non è tollerabile ed è pericolosa. Per quanto mi riguarda, infatti, ci possono essere pure Ong talebane dell’accoglienza che hanno intenzione di destabilizzare l’Italia e l’Europa favorendo ondate di migranti irregolari tra cui, è provato, si possono nascondere pericolosi criminali o jihadisti. Mentre tutti sono concentrati sul fronte Est - va avanti il senatore - è necessario non dimenticarsi del pericolo, mai cessato, del terrorismo islamico. È quindi necessario difendere i nostri confini e dare un segnale forte all’estero di un Paese che sul tema migratorio è capace di tenere una linea chiara e intransigente».

Dreosto: «Schierare l'esercito»

«Numeri e regole d’ingaggio - va avanti il coordinatore regionale della Lega - le decida il Governo e il ministro, ma per quanto riguarda il confine friulano è necessario che i migranti della rotta balcanica non entrino in Italia. Lo ripeto: in questo caso non siamo primo Paese, quindi avanti con i respingimenti che devono essere quotidiani». Come dire, insomma, una sorta di modello francese a Ventimiglia. «L’auspicio - conclude Dreosto - è anche un ritorno ai decreti Salvini che avevano ridotto notevolmente gli arrivi via mare. Dall’altro lato, per quanto riguarda la rotta balcanica, contemporaneamente a un serrato dialogo con i sindaci e il territorio per trovare una soluzione ai migranti irregolari già presenti, è necessario, come ho detto, schierare l’esercito che, con pattugliamenti congiunti con altre forze armate, possa respingere i migranti fuori dai confini nazionali. È anche fondamentale usare tutte le nuove tecnologie per monitorare i confini, come droni e fotocellule. La politica migratoria deve essere determinata dal Governo e non da sentenze o, peggio, da attori esterni che hanno come obiettivo l’indebolimento del nostro Paese».

L'hotspot

La richiesta di far intervenire l’esercito sui confini della regione potrebbe anche affievolire le tensioni su una delle questioni ancora aperte e motivo di contrasto nella maggioranza regionale, la realizzazione dell’hotspot. Il sito di Palmanova che era stato indicato, di fatto ha bloccato l’iter per una serie di incomprensioni tra Lega, Fdi e Forza Italia. Era stato deciso di “congelare” la situazione e di riparlarne a settembre con maggiore tranquillità. Del resto, anche con l’arrivo dell’esercito, sul territorio restano da sistemare almeno 500 - 600 migranti dislocati in varie città della regione che dormono all’aperto. Come dire che per evitare ulteriori intasamenti l’hotspot è fondamentale. 

Ultimo aggiornamento: 17:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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