Radika, locale famoso per la movida chiuso per due risse. «Ora i responsabili paghino i danni»

Venerdì 26 Gennaio 2024 di Giuliano Pavan
Il locale chiuso a Treviso per risse

TREVISO - Il Radika, noto locale della movida trevigiana chiuso per 10 giorni dalla questura di Treviso per due risse avvenute nel giro di una settimana, ha intenzione di chiedere i danni ai protagonisti dei tafferugli. Non sono quelli materiali agli arredi all’interno del locale, ma anche quelli a livello d’immagine e di mancati incassi. Già, perché stasera e domani saltano, ovviamente, i due eventi già organizzati dal club: la serata “Barboni”, che contava poco più di 300 prenotazioni solo per la cena, e il live della famosa dj Brina Knauss, che prevedeva il tutto esaurito. Decine di migliaia di euro andati in fumo, per stare stretti. La proprietaria del locale e i due gestori e organizzatori degli eventi, hanno già dato mandato all’avvocato Davide Favotto per agire nelle sedi competenti. 

L’AZIONE LEGALE
«I tempi tecnici per chiedere una sospensione del provvedimento della questura purtroppo non ci sono e le serate già organizzate non si faranno - afferma l’avvocato Favotto - Un danno economico sia per i proprietari ma anche per tutte le persone che lavorano al Radika proprio grazie alle serate».

I gestori, a questo punto, hanno deciso di passare al contrattacco partendo dal presupposto che gli episodi di violenza che si sono verificati sono indipendenti dalla responsabilità del Radika. «Siamo parte offesa» ribadiscono i gestori, a maggior ragione visto che viene predisposto un servizio d’ordine proprio allo scopo di evitare tafferugli. In sostanza viene contestata la natura del provvedimento, che implica una responsabilità oggettiva del locale per dei fatti di cui si ritiene non responsabile. «Per colpa di qualche personaggio a pagare è l’attività commerciale» sottolineano i gestori. Ecco dunque l’avvio dell’azione legale a “step”: prima una diffida per chiedere i danni materiali e d’immagine, se non dovesse andare in porto il risarcimento richiesto si procederà con una causa civile a carico dei 7 identificati per le risse scoppiate in pista e all’esterno del Radika e in infine, in ultima istanza, la costituzione di parte civile negli eventuali processi per rissa. 


Due gli episodi contestati che hanno portato la questura di Treviso a emettere il provvedimento, scattato il 22 gennaio scorso e valido fino al 31 gennaio. Il fatto più grave era avvenuto nel weeken appena trascorso: una rissa fra due gruppi di giovani culminata nell’aggressione a uno dei contendenti. A terra era rimasto un 25enne italiano, con un taglio sul collo. Qualcuno lo aveva colpito con un coccio di vetro, probabilmente un bicchiere rotto. Fortuna ha voluto che il fendente non abbia lesionato la carotide. Una settimana prima, nella notte tra venerdì e sabato, era andata in scena un’altra rissa. Anche in quel caso erano volati pugni, schiaffi e spallate tra due gruppi di ragazzi sui 20 anni per motivi banali. La security era intervenuta a sedare la rissa: i ragazzi erano stati portati fuori prima che la situazione degenerasse. Poi sul posto erano intervenute le volanti. 

Ultimo aggiornamento: 18:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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