Maltempo. Pioggia senza tregua, nel trevigiano scatta l'allerta fiumi

Domenica 7 Gennaio 2024 di Mauro Favaro
Maltempo. Pioggia senza tregua, nel trevigiano scatta l'allerta fiumi

TREVISO - La Marca nella morsa del maltempo. La pioggia ha fatto vertiginosamente salire il livello dei fiumi. Da venerdì sera sono caduti in media 60 millimetri. E continuerà così anche nelle prossime ore. Sono in particolare 8 i corsi d’acqua e i canali osservati speciali: Sile, Avenale, Monticano, Livenza, Vallio, Meolo, Bidoggia e Grassaga. Di pari passo nella pedemontana si tengono d’occhio i punti dove ci sono già state frane e smottamenti. «Ci preoccupa soprattutto quello che può succedere oggi – spiega Amedeo Gerolimetto, presidente del consorzio di bonifica Piave – siamo di fronte alla prima pioggia importante del 2024. Quello di oggi sarà un giorno particolarmente delicato. Il terreno è già molto bagnato e le casse di espansione hanno iniziato a lavorare. La speranza è che ci siano dei momenti di tregua per tornare a svuotarle e riuscire a essere pronti per altre precipitazioni intense». A volte le cose si fanno complesse pure a causa di gesti di inciviltà. «Le piene portano giù non solo le ramaglie ma spesso anche i rifiuti che sono stati gettati nei canali – rivela Gerolimetto – siamo concentrati anche per rispondere a eventuali intasamenti di questo tipo». Strade allagate anche a Casale dove il Comune ha attivato il Coc. «Abbiamo il Sile molto alto e la situazione è anomala visto che l’allerta era verde» spiegava ieri sera il sindaco Stefania Golisciani. Il consorzio ha mobilitato più di 30 persone, rinforzando il personale reperibile. E in diversi punti della provincia è stata schierata la protezione civile. Il Sile ha già invaso il porticciolo di Casier, arrivando a pochi centimetri dalla strada. A Ponte di Piave c’è stato lo straripamento dei fossi collegati al canale Bidoggia, nella zona di via Fossadelle di Sopra. «Siamo subito intervenuti con la polizia locale e gli operai comunali per risolvere il problema del deflusso dell’acqua», dice il sindaco Paola Roma. Gli occhi sono puntati anche sul canale Grassaga. Sul fronte della castellana, ieri notte, verso le 3, l’Avenale ha superato la prima soglia di guardia. Il consorzio di bonifica è stato costretto a forzare lo scarico nelle casse di espansione di Riese e Castello di Godego. Una mossa indispensabile per salvare la città di Castelfranco dalle acque. Anche il Monticano è in piena. A Gorgo si è arrivati a 3 metri e mezzo. Sono state chiuse tutte le chiaviche e di seguito sono state accese le idrovore, che ora funzionano a pieno regime, per evitare l’allagamento del territorio circostante.


ALLERTA SUL LIVENZA
Discorso simile per il Livenza tra Meduna e Motta, dove gli impianti sono pronti a partire. Qui ieri il livello è salito di un metro nel giro di quattro ore, arrivando a viaggiare verso i 3 metri. Il monitoraggio è costante. Ci sono ancora un paio di metri di margine rispetto alla soglia critica: «A quota 5 metri scattano i controlli di ora in ora e si apre il centro operativo comunale (Coc)», è il quadro fatto da Arnaldo Pitton, sindaco di Meduna. Il punto è che la pioggia continua a cadere. In questo contesto c’è preoccupazione per l’aumento dei livelli del Vallio e del Meolo, che scolano in laguna a sud di Roncade. E’ stato attivato anche il complesso idrovoro di Portesìne.


IL PIAVE
La situazione è invece più tranquilla, almeno per il momento, lungo il Piave. «Le portate sono in aumento – specificano dal consorzio di bonifica – ma a fronte delle precipitazioni nevose in montagna per ora sono contenute». A Valdobbiadene si stanno monitorando i principali torrenti, come Raboso, Teva e Santa Margherita. «E monitoriamo anche i punti critici dove tra luglio e agosto c’erano stati smottamenti e frane – tira le fila il sindaco Luciano Fregonese – per il momento, comunque, non siamo entrati nella fase di pre-allerta». Il meteo resterà instabile per tutta questa mattina. La pioggia continuerà a cadere in modo consistente in particolare sulla pedemontana. La protezione civile regionale ha confermato l’allerta gialla. «Con possibile innesco di frane superficiali e colate rapide sui settori pedemontani e collinari – sono i possibili effetti nel territorio – e possibile innalzamento dei livelli della rete idrografica secondaria e rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane, con allagamenti di locali interrati e sottopassi».

Ultimo aggiornamento: 18:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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