Tribunale della Pedemontana, scintille in consiglio a Castelfranco. Il sindaco Marcon: «Consiglieri di minoranza bulli»

Domenica 30 Aprile 2023 di Federico Fioretti
Tribunale della Pedemontana, scintille in consiglio a Castelfranco. Il sindaco Marcon

CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - «A volte penso che i consiglieri di minoranza siano come dei bulli: piacevoli e bravi ragazzi presi singolarmente, lupi quando sono in branco. Strumentale la proposta di non aderire al tribunale della Pedemontana come Castelfranco, più una presa di posizione a difesa della bottega, che una visione di prospettiva. Allucinante poi il voto di astensione del gruppo Gomierato sulla convenzione Sisus. Incomprensibile visto che non lo hanno nemmeno motivato»: è uno Stefano Marcon molto arrabbiato quello dopo il consiglio comunale di venerdì sera.


LA DISCUSSIONE
«È dal 2015 che con il Consiglio comunale porto avanti la progettualità che collegherà Castelfranco col nuovo tribunale di Bassano e non vedo motivi per compiere passi indietro - ha detto all’assemblea il sindaco - I vantaggi sono innumerevoli, la comunità percepisce favorevolmente il passaggio della nostra città dall’egida del tribunale di Treviso a quello della Pedemontana». Parole che hanno preceduto la votazione che ha visto il respingimento della risoluzione presentata dall’opposizione tesa a non modificare l’assetto attuale che vede i cittadini castellani doversi rivolgere a Treviso per far valere le proprie ragioni in giudizio. Il primo punto all’ordine del giorno era relativo proprio alla discussione sul cambiamento di circoscrizione territoriale dell’area castellana della Marca, pronta con altri Comuni padovani e vicentini a riunirsi sotto la giurisdizione del nuovo tribunale di Bassano, staccandosi così dal resto della provincia che continuerà a fare riferimento al Foro di Treviso. La risposta di Marcon si ricollega al concetto di giustizia di prossimità visto con favore dal guardasigilli Carlo Nordio e ha fatto seguito agli interventi delle opposizioni le quali hanno contestato lo spostamento, chiedendo sia di votare in favore della risoluzione presentata, sia di affrontare tematiche differenti quali il problema della carenza di organico in magistratura e una possibile riapertura del tribunale di Castelfranco.


I CONTRARI
«Inconcepibile spaccare in due la Marca in termini di competenza giudiziaria – ha attaccato il consigliere Sebastiano Sartoretto (Democratici per Castelfranco) – tutti i servizi come Inps e Inail afferiscono alla provincia di Treviso e non si capisce perché le questioni giudiziarie debbano essere dislocate a Bassano che non ha attinenza alcuna con questa zona. L’area castellana vedrebbe spostato il baricentro degli interessi giudiziari nel vicentino, una manovra che causerebbe disagi all’utenza costringendo i già pochi magistrati in servizio a Treviso, Padova e Vicenza ad allontanarsi da questi tribunali per andare a lavorare in quello di Bassano». La consigliera ed ex sindaco Maria Gomierato ha aggiunto: «Solo l’area castellana verrebbe inglobata in quella di Bassano mentre il resto della Destra Piave e la Sinistra rimarrebbero sotto Treviso. Vediamo quest’atto come uno smembramento e una fuga in avanti, sarebbe meglio concentrarsi sulla carenza degli organici giudiziari e dare più certezze ai cittadini anziché creare più dubbi e dislocazioni».


LA POSIZIONE
La maggioranza ha peraltro escluso la proposta di una riapertura del tribunale di Castelfranco «per evitare caos a livello nazionale dopo che tutte le sedi staccate furono chiuse all’epoca del Governo Monti». «Noi vediamo solo lati positivi nel collegarci a Bassano – ha evidenziato Marcon – le associazioni di categoria hanno già espresso il loro parere favorevole e anche tanti Consigli comunali vanno in tale direzione. Inoltre, da Castelfranco ci si impiega meno tempo per andare a Bassano che a Treviso e vanno considerate pure le nuove opportunità in favore dei giovani avvocati, i quali trovano meno spazio in città come Treviso dove ci sono studi legali storici. Il tribunale della Pedemontana porterà con sé un organico nuovo e sgraverà di lavoro i Fori di Treviso, Vicenza e Padova, garantendo più celerità alle esigenze dei cittadini. Non ci sono fughe in avanti, si tratta di sentirsi dentro a una progettualità per avere maggiore prossimità ed efficienza». Le dichiarazioni di voto hanno visto prevalere quelle della maggioranza col respingimento della risoluzione presentata dall’opposizione e un solo astenuto.
Per quanto riguarda, invece, l’approvazione dello schema di convenzione della nuova Sisus per la costituzione e il funzionamento dell’area urbana asolano-castellana-montebellunese, da registrare un generale voto favorevole e l’astensione dei consiglieri del gruppo “Maria Gomierato sindaco”.

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