ALTIVOLE - Quella rapina brutale ai coniugi Dal Bello, la sera del 9 agosto scorso, aveva gettato nel panico l’intera Altivole.
Resta però un aspetto inquietante, su cui molti cittadini si stanno interrogando: il basista era un conoscente delle vittime. Il trevigiano, arrestato e ora ai domiciliari, era amico di parenti dei due anziani e in passato aveva frequentato la villetta di via Piave. Sapeva che la coppia aveva contanti in casa e, gravato dai debiti, avrebbe architettato la rapina prendendo contatti con i tre albanesi “pendolari” dei furti e che in quel momento bazzicavano nel Casertano. Per tutti l’accusa a vario titolo è di rapina aggravata in abitazione e porto di armi o oggetti atti a offendere. Uno di loro è già in carcere per altri reati, un altro è ricercato mentre il terzo è indagato a piede libero. Decisivi per inchiodare la banda sono stati gli indizi trovati nella Mercedes abbandonata vicino alla casa colpita e i filmati di sorveglianza del negozio padovano in cui i tre albanesi si sono fermati a comprare l’occorrente per il colpo.