Ex Fiera, le sentinelle contro il taglio degli alberi: tigli controllati a vista per evitare un blitz

Mercoledì 23 Agosto 2023 di Loris Del Frate
I tigli all'ex Fiera

PORDENONE - La paura del Comitato "Il tiglio verde" è che il Comune possa fare un blitz nell'ex fiera e partire all'improvviso con il taglio degli alberi, i 53 tigli che sono già stati "marchiati". In realtà il cronoprogramma, anche se su questo fronte non è già scritto, dovrebbe indicare che il taglio degli alberi potrebbe essere messo in campo per gennaio. Forse anticipato di qualche settimana, ma comunque a dicembre. In casa del Comitato, però, non ci sono certezze, così come si sta ancora lavorando per definire il ricorso al Tar. Potrebbe essere Italia Nostra o Legambiente a portarlo avanti, mentre non è ancora chiaro come saranno recuperati i 15 mila euro (è più o meno questa la cifra che serve per il ricorso) per pagare gli avvocati. Resta il fatto che la paura di un blitz ha indotto più persone a fare una sorta di "staffetta" per verificare durante le giornate che non ci siano sorprese con le motoseghe pronte ad entrare in azione.

BENE COMUNE
«Dalla riunione di giunta del 16 agosto scorso apprendiamo che 22 milioni e 500mila euro non bastano per realizzare la faraonica opera Polo Yung all'ex fiera, su cui il sindaco Ciriani si è intestardito».

A dirlo le due consigliere del Bene Comune, Nicoletta De Bellis e Lucia Cibin. Che poi vanno avanti. «Nell'enorme spesa infatti non sono stati compresi importanti e costosi arredi e accessori. L'opera ha poco a che vedere con il Dpcm di Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale", che dovrebbero essere impiegati per ridurre fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e per migliorare qualità sociale, ambientale e decoro urbano. Il sindaco e la sua giunta - vanno avanti le due consigliere - hanno di fatto bypassato la possibilità che veniva loro data fin dall'inizio di impiegare quei soldi pubblici in una rispettosa e opportuna manutenzione degli impianti dell'ex fiera per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti e di strutture edilizie esistenti pubbliche. Resta il fatto che sono ancora in tempo per compiere un atto di saggezza e rispettare la legge e il buon senso».

L'INTEGRAZIONE
«L'ex fiera è oggi un luogo di evidente integrazione sociale e non di emarginazione. Noi ci chiediamo perché il sindaco e la sua giunta non siano chiari e trasparenti nel dire che dei 22milioni e 500mila Euro solo una parte (11milioni 612.591 euro) derivano dai fondi Pnrr, gli altri sono mutui che graveranno sulle future generazioni. Non è una sfida amministrare una città, ma una straordinaria responsabilità. Se si procederà al taglio di 53 tigli, storico patrimonio verde della città solo per poter spendere una montagna di denaro proveniente dalle tasche di tutti i contribuenti anziché intervenire per riqualificare e adeguare gli edifici dell'ex fiera, avrà perso la città intera. Ci chiediamo perché tanto spreco di pubblico denaro? Perchè continuare a voler realizzare un'opera che molti pordenonesi non vogliono e che comunque peserà sulle loro tasche e non migliorerà la città? Perché il sindaco Ciriani dichiara di non voler considerare il dissenso di gran parte dei cittadini? Perché l'assessore De Bortoli non si confronta con tutte le associazioni sportive, sulle numerose criticità sorte per la costruzione dell'opera? Noi del Bene Comune non ci fermiamo».

      

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