Ex fiera, parola ai ragazzi del basket: «Perché devono tagliare gli alberi, che senso ha?»

La rabbia e i tanti quesiti dei ragazzi che frequentano la piastra circondata dai grandi tigli che saranno abbattuti

Lunedì 24 Luglio 2023 di Lorenzo Russo
Ex fiera, parola ai ragazzi del basket: «Perché devono tagliare gli alberi, che senso ha?»

PORDENONE - Il progetto di "recupero" dell'ex fiera (dove hanno casa diverse associazioni sportive), con l'annessa sparizione dei tigli che le fanno da cornice, è sempre più al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica.

Una polemica che scalda ancor più l'estate dei pordenonesi, divisi in due fazioni: chi a favore e chi contro. Attivisti, studiosi, politici e cittadini comuni scoccano le loro frecce sui social per far valere le proprie ragioni e convincere gli indecisi. Tanti i raggruppamenti, tra chi si schiera contro l'abbattimento dei 53 tigli che caratterizzano l'area e chi è a favore, tra chi si schiera contro la riqualificazione del complesso sostenendo che sia una spesa inutile e chi invece la ritiene indispensabile. Ma in pochi finora hanno dato voce a chi ogni giorno frequenta quell'area: i giovani. Loro vivono il parco, la piastra e il complesso quotidianamente, conoscono ogni centimetro di questo posto. Ogni pomeriggio e fino a sera inoltrata si possono trovare sotto gli alberi, chi chiacchiera seduto nell'erba o nelle panchine, chi si diverte a giocare nella grande piastra che ospita tre campi da basket. «Mia mamma mi ha raccontato cosa succederà qui... è tutto molto triste. Dove andremo a giocare? - racconta un ragazzino di 12 - Perché devono tagliare gli alberi? Che senso ha? Perché devono toglierci il campo?». Tanti sono anche i più "adulti", i ventenni che si trovano alla piastra per passare un pomeriggio di svago al fresco, magari dopo una settimana di lavoro. «Non si rendono conto che questi campi sono i migliori che Pordenone e hinterland offrono. Il pavimento è perfetto, come lo sono i canestri. Sembrano appena istallati. Non capisco l'utilità di farli sparire».


Il ritrovo

Non è solo l'aspetto sportivo ad emergere dalla voce dei più giovani: secondo alcuni di loro il progetto porterebbe ad un problema di tipo sociale: «Basta girarsi intorno - racconta una ragazza - per vedere cosa rappresenta questo posto. Un vero e proprio centro di socialità che ospita miei coetanei di qualsiasi provenienza, colore e religione in modo totalmente gratuito». Anche l'aspetto dei costi preoccupa le ragazze ed i ragazzi che giocano nella piastra: «Perché dovremmo pagare per giocare? In tanti non possono permetterselo».

I favorevoli

C'è poi chi si schiera a favore della riqualificazione, convinto della buona coscienza del Comune e della preparazione dei professionisti che hanno redatto il progetto: «Se hanno deciso che si deve fare, vuol dire che è necessario. Non credo abbiano preso una decisione a caso. Se ci daranno nuovi campi dove giocare e nuovi posti dove poter uscire con gli amici, per me possono anche abbattere gli alberi».

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La battaglia

Proprio sulla questione alberi, la petizione online lanciata il 29 di giugno ed intitolata "Salviamo i 68 tigli dell'ex fiera di Pordenone" ha superato le 36mila firme, un risultato non indifferente se si considera che è stato raggiunto in poco meno di un mese. Ma c'è da dire che queste firme non hanno una valenza legale in quanto non sono state certificate. Sempre per quanto riguarda l'abbattimento degli alberi dell'ex fiera, "il tiglio verde", il gruppo che in queste settimane non ha mai smesso di battersi per la salvaguardia dei tigli che fanno da cornice verde all'edificio, annuncia il convegno di oggi. Secondo il gruppo il progetto è invasivo, eccessivo e recherebbe un enorme danno ambientale e sociale, ribadendo la loro volontà di adire, se necessario, anche a vie legali. Pordenone è anche chiamata la città dei tigli e la scelta di abbattere quei 53 alberi che regalano ombra e verde all'area dell'ex fiera è destinata ad arroventare l'estate pordenonese. Ora il comitato contrario al progetto, soprattutto per a questione degli alberi, ha tirato fuori dal cappello vecchie foto e documenti che attesterebbero l'anzianità dei tigli, secondo il comitato over 70, e quindi intoccabili. Ma la battaglia è appena iniziata.

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