Applausi e urla in consiglio comunale, rigettate le ipotesi per salvare i 53 tigli

Il sindaco Ciriani si assume tutta la responsabilità e difende l'assessore Cairoli che era stata "contestata"

Martedì 18 Luglio 2023 di Lorenzo Russo
Applausi e urla in consiglio comunale, rigettate le ipotesi per salvare i 53 tigli

PORDENONE - I veri protagonisti del consiglio comunale di Pordenone, andato in scena nella giornata di ieri, sono stati i 53 tigli dell'ex fiera.

Sono tre le interrogazioni discusse sull'argomento, presentate rispettivamente una dalla consigliera del Pd, Irene Pirotta, una dal consigliere della Civica, Marco Salvador e un'altra da Nicola Conficoni (Pd). A seguire i lavori del consiglio anche le amministratrici del gruppo "Il tiglio verde", che da ormai quasi un mese si battono per la tutela dei 53 tigli che, se il progetto di riqualificazione del complesso dell'ex fiera dovesse essere approvato, verranno abbattuti.


Ambiente

La prima a prendere la parola è stata l'assessore all'Ambiente Monica Cairoli che ha fornito all'interrogazione della consigliera Pirotta - chiedeva se i tigli potessero essere piantumati in un altro luogo - una risposta da vera esperta del settore. L'assessore infatti ha spiegato che lo spostamento sarebbe impossibile sia per una questione di tempistiche troppo ristrette, sia da un punto di vista pratico. Alcuni dei tigli dell'ex fiera infatti, risulterebbero essere presenti nelle pertinenze del complesso fin dal 1934, e spostare alberi così grandi, a detta dell'assessore, sarebbe complicato oltre che insalubre per le stesse piante. Pirotta ha ringraziato per la disponibilità, ma ha recriminato il fatto che l'opzione di trasferimento dei tigli fosse stata presentata un anno prima e che non sia mai stata presa in considerazione.

Alberi monumentali

Le interrogazioni successive invece sono state quelle di Salvador e Conficoni: la prima chiedeva se fosse possibile inserire i tigli dell'ex fiera nella categoria "alberi monumentali" mentre la seconda se sia stata attivata la procedura per categorizzare i gli stessi alberi come "alberi notevoli". Da ricordare che, se gli alberi dell'ex fiera rientrassero in una di queste due categorie, sarebbe impossibile abbatterli. A rispondere il sindaco Alessandro Ciriani, che però prima di addentrarsi nel dibattito dell'interrogazione ha fatto presente che: "voglio dare il massimo sostegno all'assessore Cairoli, bersaglio nelle ultime settimane di insulti e illazioni sul suo conto. L'unica colpa dell'assessore sarebbe quella di aver accettato l'assessorato all'Ambiente. La Cairoli ha ereditato questo progetto e non lo ha avviato. Inoltre ci tengo a dire che lo sta portando avanti con estrema professionalità e preparazione. Mi assumo io tutte le responsabilità del progetto".

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La procedura

Sotto il profilo tecnico il sindaco ha ricordato come gli iter di entrambe le procedure non possano essere svolte dal Comune, bensì dalla conferenza dei servizi. Qui l'aula si è infiammata. La scintilla la accende Salvador, che prima si dichiara non soddisfatto dalla risposta fornita dal sindaco e poi va giù duro. «Oggi avrei voluto sentire un suo passo indietro sul progetto, optando per uno che abbia al centro della riqualificazione e come punto di partenza il bosco urbano, un pò come era stato presentato il progetto iniziale, poi modificato». Scroscio di applausi e qualche schiamazzo da parte delle manifestanti, riprese per la prima volta dal presidente del consiglio comunale. La seconda scintilla l'accende l'intervento del consigliere Conficoni, che grazie alla sua esperienza politica coglie la palla al balzo e fomentando ancor di più i presenti picchia. «Cittadini e le associazioni che si sono mobilitati in difesa dei tigli chiedono a gran voce una risposta concreta. Quella del trapianto può essere una soluzione, mentre l'abbattimento è una scelta discrezionale» - queste prime parole accendono nuovamente i manifestanti. «Che senso aveva censire gli alberi se il loro destino era già deciso? Se gli alberi andranno giù, assessore Cairoli, lei perderà totalmente la credibilità». Ancora urla e schiamazzi che rendono l'aula più simile ad un campo da calcio, con il presidente del consiglio Tropeano che si vede costretto ancora una volta a richiamare il silenzio. L'opposizione dichiara che continuerà la ricerca di vincoli nazionali che possano portare al salvataggio dei tigli.

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